Riceviamo e pubblichiamo
Si avvia a conclusione “Mangia sano e Spendi meno”, il progetto di educazione alimentare rivolto agli anziani. Giovedì 23 maggio, a partire dalle ore 16 presso il Centro polivalente del Pilastro a Viterbo, si terrà l’evento conclusivo del progetto pilota che, da febbraio, ha interessato le strutture polivalenti di Viterbo e delle frazioni di Bagnaia, La Quercia, S. Martino e Fastello. L’attività di prevenzione, tramite una sana alimentazione, e di indicazioni per una spesa sostenibile in tempo di crisi, ha visto coinvolti circa un migliaio di over 65 grazie alla collaborazione dei presidenti dei vari Centri.
Ideata e organizzata da Daniele Primi, biologo nutrizionista viterbese per conto dell’Associazione Oxys onlus, l’iniziativa si è concretizzata grazie alla sensibilità dell’allora assessore comunale ai Servizi sociali Daniele Sabatini, oggi consigliere regionale.
“Ha saputo comprendere – dichiara Primi – la necessità di portare a conoscenza di una fascia cospicua della cittadinanza una progettualità che, basandosi su semplici norme alimentari, fornisce indicazioni importanti in termini di prevenzione. Una lungimiranza anche politica per una iniziativa che ben si inserisce nell’Anno europeo dedicato all’invecchiamento attivo”.
Un ringraziamento anche al sindaco Giulio Marini “che – evidenzia il biologo nutrizionista – ha accolto con entusiasmo questo progetto che, oltre alle altre finalità, ha consentito di interfacciare un’equipe di giovani con il panorama degli anziani”.
Durante l’evento conclusivo, a cui interverrà il consigliere regionale Daniele Sabatini, sono invitati gli iscritti di tutti i Centri che avranno la possibilità di fare un esame gratuito per rilevare i parametri di massa corporea che fungono da indicatori per individuare la giusta attività preventiva nei confronti di patologie cronico-degenerative tipiche della terza età.
“Vista la buona riuscita – conclude Daniele Primi che dedica il progetto a Marisa Vitale, assistente sociale del Comune di Viterbo, scomparsa prematuramente lo scorso ottobre – auspico che possa essere esteso anche ad altre fasce di popolazione, quali bambini e famiglie. Perché si tratta di un’iniziativa che ha anche una valenza di tipo socio-economico. Aumentando e migliorando l’attività di prevenzione si va infatti anche a incidere sull’impatto che le malattie comportano, in termini di spesa, per il Servizio sanitario nazionale”