(s.t) Il “giallo” su quanto accaduto ai vertici della struttura organizzativa del Divino Etrusco poche settimane prima del via dell’evento, quando già premevano con forza i tempi tecnici organizzativi, non sembra accennare a diradarsi. Eppure la conferenza stampa di lunedì 11 agosto tenuta da Sandro Celli pareva aver chiarito la situazione a livello politico amministrativo.
Incalzato sulla vicenda, infatti, l’assessore che nelle ultime settimane si è fatto carico dell’organizzazione ha spiegato con semplicità l’assenza, in “prima linea”, delle realtà che lo scorso anno avevano in prima persona curato la pianificazione e lo svolgimento dell’evento. “Il vicesindaco Renato Bacciardi – le parole di Celli – ha ritenuto di non proseguire a curare l’organizzazione del Divino perché nella stagione in cui il campeggio lavora di più aveva meno tempo da dedicargli. Nessuna discussione, chi afferma che ci siano state non dice la verità: semplicemente, a pochi giorni dall’evento, c’erano decisioni da prendere e le ho prese”.
La parvenza di chiarezza, però, dura il tempo di una chiamata. Perché, poco dopo, Renato Bacciardi smentisce il collega di giunta su tutta la linea: “Impegni del Divino incompatibili con il lavoro al campeggio? Come se negli ultimi due anni non avessi organizzato l’evento pure gestendo il camping, ed anzi con impegni anche maggiori, vista la crisi di quest’anno”. E perché, insomma, il vicesindaco ha lasciato l’organizzazione? “Perché non si possono organizzare certi eventi in questa maniera, così sotto data. Premesso che da tempo avevo chiesto al sindaco di fermarci a stabilire budget ed obbiettivi dell’edizione 2014, prima di lanciarmi in impegni che poi sarebbe stato difficile e rischioso mantenere, a poche settimane dalla manifestazione il primo cittadino comunica a Celli ed a me che saranno i nostri assessorati ad organizzare, in collaborazione, l’evento. Ma poco dopo esser partiti con questa formula, ho visto che c’erano divergenze d’opinioni su alcuni aspetti, dalla distribuzione delle postazioni dei vini alla scelta sul pagare o meno le cantine. Allora, senza polemica e senza alcuna discussione con nessuno, men che meno con Celli, ha comunicato al sindaco che preferivo tirarmi indietro, mantenendo comunque l’impegno di sostegno, come in effetti ho fatto collaborando come possibile alla logistica”. Divergenze sulla linea organizzativa, quindi. “Sì ma, lo specifico ancora, senza alcun problema o discussione. Ho detto al Sindaco che, dopo quanto fatto per il Divino, io mi fermavo: in fondo erano cinque anni che Sandro voleva organizzarlo…”.
Da una parte, quindi, la voglia di Celli di ridimensionare il caso; dall’altra le parole di Bacciardi che, evidentemente, nulla aveva concordato col collega su un’eventuale strategia d’uscita. Mentre anche sul ruolo dell’Agraria arrivano notizie discordanti. “L’ente ha scelto di non partecipare – spiega Celli – dopo che era stata invitata alle riunioni quando la gestione faceva ancora capo a Bacciardi”. “L’Università Agraria smentisce ogni contatto ufficiale con l’organizzazione del Divino Etrusco – fanno sapere da via Garibaldi – L’unica comunicazione ricevuta è l’invito alla cena di gala, alla quale nessun esponente dell’ente ha partecipato, con la contestuale richiesta di utilizzare il logo dell’Università Agraria. Richiesta che ha ricevuto risposta negativa, in quanto non si aveva la minima conoscenza del progetto legato all’evento. Ciò nonostante, si sono messi a disposizione i tavoli necessari alla somministrazione dei vini per lo svolgimento della manifestazione”.