Riceviamo dal Movimento 5 Stelle Tuscania e pubblichiamo
Un Consiglio Comunale surreale quello che si è tenuto nella mattinata di martedì 30 luglio (potete vedere le nostre riprese della seduta QUI).
Infatti, dopo un mese di attacchi a mezzo stampa (e non solo) tra la maggioranza di Bartolacci e l’opposizione di Brachetti sul tema compostaggio del Fontanile delle Donne, abbiamo assistito ad un insolito “armistizio”. Una pace che, nelle premesse degli attori partecipanti, ha l’obiettivo probabile di non far riemergere vecchie responsabilità sul tema che genererebbero imbarazzo ad entrambi.
E allora le prime pagine di giornale che pubblicizzano in maniera negativa Tuscania diventano “sviste giornalistiche” per far notizia e le vecchie autorizzazioni date all’impianto industriale diventano “prese d’atto” o formalità. Non possiamo stare in silenzio mentre si cerca di fare una censura storica sui fatti realmente accaduti e sulle responsabilità di chi oggi si straccia le vesti dicendo a parole di essere contrario ad un impianto che loro stessi hanno contribuito a realizzare. La genesi dei problemi degli ultimi anni è assai lontana ed è riconducibile al biennio 1996-97 quando, l’allora amministrazione comunale, indicò alla Provincia di Viterbo la disponibilità del sito Loc. Fontanile delle donne (insieme ad altri 4 siti già comunicati) ad accogliere lo smaltimento di rifiuti.
Come se non bastasse nel 2000 sempre la coppia Bartolacci-Brachetti assecondò la richiesta di destinazione d’uso quale impianto di compostaggio in grado di ricevere 60.000 tonnellate annue di rifiuti compostabili.
Non stiamo scoprendo nulla di nuovo come M5S. Abbiamo soltanto il dovere di ricordare ai tuscanesi la verità. Quella stessa verità che fu ritirata fuori nel 2012 quando vi fu un aspro carteggio politico sul tema tra l’allora Sindaco Natali e Brachetti.
In oltre 20 anni i tuscanesi hanno sempre e solo assistito ad uno stucchevole scaricabarile che ormai nausea la popolazione.
Il M5S solamente negli ultimi 5 anni ha presentato interrogazioni comunali, regionali e parlamentari al fine di gettare luce su una vicenda che da decenni blocca le potenzialità di Tuscania. Noi, a differenza di chi ora siede in Consiglio Comunale, siamo stati sempre contrari a questo impianto industriale che ormai è di nuovo in funzione.
Ci auguriamo che anni di battaglie della cittadinanza di Tuscania, che manifestò in strada con un corteo di oltre 1500 concittadini, abbiano contribuito alla realizzazione di un impianto che non arrechi ulteriori danni rispetto a quelli generati.
Siamo consapevoli che ad oggi, trattandosi di un impianto completamente autorizzato, l’unica azione politica di buon senso che si può perseguire è il controllo assoluto da parte dell’amministrazione comunale sulle attività dell’impianto stesso.
In particolare ricordiamo quelle che sono le nostre priorità avanzate negli ultimi anni sulle quali auspichiamo che si concentrino le attenzioni di chi siede in Consiglio Comunale:
- Monitoraggio accurato delle emissioni atmosferiche mediante centraline diffuse sul territorio con dati che dovranno essere pubblicati in tempo reale attraverso il sito comunale e degli schermi pubblici.
- Esclusione del transito dei mezzi pesanti nel centro abitato.- Compensazioni economiche proporzionali alle quantità di materiali che l’impianto riceverà da destinare all’abbattimento della Tassa sui rifiuti- Istituzione sezione del sito con tutti i dati archiviati del monitoraggio e osservatorio di controllo con una rappresentanza civica e associazionistica.
- Sospensione delle attività dell’impianto in caso di sforamento persistente delle emissioni e protocollo di controllo con Arpa o altri enti terzi riconosciuti.
Movimento 5 Stelle Tuscania