Riceviamo e pubblichiamo
Anche l’ultimo consiglio comunale di Sabato 29 Giugno si è svolto a Tarquinia senza alcuna registrazione video. A più di tre mesi dal primo divieto sulle videocamere del Movimento 5 Stelle imposto con motivazioni assurde e pretestuose dal sindaco Mauro Mazzola, continua a mancare nella sala consigliare del comune di Tarquinia un importante servizio per dare la possibilità di seguire, tramite Internet, le sedute consiliari – anche in differita – a tutti quei cittadini che per problemi di salute, di lavoro, famigliari, non possono partecipare direttamente a tali sedute.
La mozione del M5S per l’istituzione del servizio di streaming dei consigli comunali era stata respinta dalla maggioranza – tutta unita e concorde nel sostenere le incredibili tesi del sindaco – nel precedente Consiglio Comunale. Il documento, consultabile online al sito internet tarquinia5stelle.it, prevedeva l’uso di servizi web gratuiti e le attuali infrastrutture del Comune, risultando, perciò, praticamente a costo zero per la cittadinanza.
Dopo il divieto di riprendere le sedute consiliari, ci chiediamo quando il sindaco Mazzola provvederà “in proprio”, come promesso in aula e più volte sui giornali, ad istituire questo importante servizio, possibilmente senza gravare sulle tasche dei cittadini. Ciò che per questo tipo di scelte sconcerta di più è il constatare come l’intera maggioranza si sia resa disponibile e prona alla arrogante volontà del sindaco e dei suoi più stretti collaboratori, al distacco che il potere gestito con la solita e reiterata protervia crea tra palazzo e cittadinanza.
Continuare a convocare i consigli nelle ore più scomode per chi intendesse parteciparvi è un chiaro segnale del timore che i “signori” della giunta hanno del giudizio diretto dei cittadini, di coloro, cioè, che ascoltandoli parlare in consiglio potrebbero accertare di persona il livello cafone dei toni, le verità ribaltate secondo convenienze, la volgarità delle battute o l’arroganza dei silenzi delle “non risposte” su questioni sollecitate dai cittadini stessi e riportate nell’aula per voce dei consiglieri di minoranza.
Ecco, questo ci preme mettere in evidenza anche per chi, tramite un servizio negato e l’impossibilità di essere presente ai consigli comunali, ci chiede il perché non può più rivederseli on-line quando, dopo una giornata di lavoro, vorrebbe essere aggiornato sui fatti e anche sui misfatti che questa amministrazione intende brutalmente negargli o – dipende dai punti di vista – propinargli.
M5S Tarquinia