Riceviamo e pubblichiamo
Nel recente Consiglio Comunale sulla Trasversale, l’Amministrazione si è messa in tasca una delibera a proprio uso e consumo, fissando i paletti del recinto entro cui si muoverà la commissione permanente varata con la delibera stessa, che manderà in scena la “partecipazione secondo Mazzola” dopo la trovata del “consiglio comunale quasi aperto”.
In questo contesto ci tocca anche rispondere alle accuse mosse dal “Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia”. Non ci piace la polemica, ma meritano chiarezza i cittadini che in questi giorni sono stati bombardati da tanti articoli e prese di posizione dei partiti locali, che in consiglio comunale però non si sono opposti alla delibera sulla Trasversale ma anzi l’hanno legittimata con voto favorevole.
La posizione del Movimento 5 Stelle di Tarquinia sulle questioni ambientali è netta contro il consumo di suolo e a favore della tutela della salute e del territorio. Siamo convinti che sulla Trasversale, per la sua capacità devastante, solo la Comunità direttamente interpellata si possa esprimere. Per questo motivo abbiamo proposto il Consiglio Comunale Aperto e presentato degli emendamenti, bocciati dalla maggioranza, che introducevano nella delibera il Dibattito Pubblico come metodo per definire la volontà di Tarquinia. Ma questo è incompatibile con una gestione privatistica del potere. Abbiamo anche dato la nostra disponibilità a collaborare sulla proposta di delibera al Comitato per il diritto alla mobilità, la risposta è stata “nel pomeriggio vi contatteremo per gli emendamenti”… ancora li stiamo aspettando!
Riguardo gli emendamenti del centro-destra a cui ci siamo astenuti: Il primo lo abbiamo ritenuto incoerente con la tutela del territorio sostenuta dal M5S di Tarquinia perché avalla la “messa in sicurezza ed adeguamento della sede stradale della SS 1 bis”, che tradotto significa l’adeguamento dell’attuale Aurelia Bis ad una classe superiore, ivi compresa una superstrada a 4 corsie, con un trattamento simile a quello riservato all’Aurelia, che è stata “adeguata”. Le nostre prese di posizione precedenti e gli emendamenti presentati sono contrari a tale ipotesi.
Per il secondo emendamento, stessa cosa: proponiamo da mesi il dibattito pubblico in tutte le sedi; astenendoci ci siamo rifiutati di avallare la logica di selezionare gli interlocutori, che l’Amministrazione sta portando avanti da tempo, lasciando fuori tutti gli altri. Il nostro emendamento sull’inserimento del dibattito pubblico è stato bocciato dal Consiglio comunale, così come quello sulla revisione dell’Analisi Multicriteri che tenesse conto di altre soluzioni possibili per dare risposta alla domanda di mobilità, ma a quanto pare questo non ha destato molta indignazione.
Constatiamo con amarezza che per l’ennesima volta si cerca di trasformare un’emergenza territoriale in un terreno di scontro, attaccando con polemiche sterili l’unico soggetto politico che si è espresso a tutela di tutto il territorio proponendo degli emendamenti che, se approvati, avrebbero profondamente trasformato la delibera, in linea con le osservazioni dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste e promuovendo la partecipazione pubblica. Non se ne può veramente più dei soliti “più bravi di tutti” che invece di unire il fronte lo spaccano. Ce ne faremo comunque una ragione.
Daremo appuntamento ai cittadini quanto prima per proseguire il lavoro iniziato il 20 febbraio all’incontro pubblico coerentemente annunciato e svolto, dove la possibilità di intervenire è stata un diritto per tutti e non una concessione.
M5S Tarquinia