Riceviamo e pubblichiamo
Il MoVimento Cinque Stelle della provincia di Viterbo si è riunito venerdì 6 giugno presso i locali di un ristorante pizzeria di Bagnaia per sottoporre ad esame, da parte dei cittadini, l’operato del Cittadino Portavoce in Parlamento Massimiliano Bernini. L’invito – essendo il collegio elettorale di elezione di Bernini il Lazio 2 che comprende l’intera regione ad esclusione di Roma – era stato esteso a tutti i Meetup compresi nel collegio ma non tutti sono stati in grado di partecipare. Invitati tutti gli attivisti e simpatizzanti dei MU della Tuscia, quelli di Frosinone e Latina, nonché i portavoce comunali, regionali e nazionali. All’incontro hanno partecipato iscritti dei Meetup di 18 Comuni della Provincia di Viterbo più due di Alviano in provincia di Terni.
I lavori si sono svolti in un clima sereno e festoso ed hanno visto l’esposizione da parte di Massimiliano e di Dimitri (suo assistente) del lavoro svolto attraverso la spiegazione dei dati forniti dal sito internet Open Parlamento. Il portavoce – che ha esordito scusandosi per il ritardo nella realizzazione del confronto che, da impegno etico, doveva svolgersi dopo un anno dalla elezione – ha tenuto in particolare a sottolineare come la grandissima parte delle interrogazioni a risposta scritta (143, delle quali 21 come primo firmatario), le interrogazioni in Commissione Agricoltura (90, delle quali 6 come primo firmatario) e i disegni di legge presentati (50, dei quali 3 come primo firmatario) siano stati frutto della collaborazione dei cittadini attraverso i gruppi locali. Una menzione particolare ha meritato il disegno di legge, attualmente in esame presso la commissione competente, riguardante “Norme per la salvaguardia e il ripristino dei castagneti” frutto di una serie di incontri con i cittadini di Canepina, località notoriamente dedita a questo tipo di cultura.
Si è preso atto di come delle 31 mozioni (delle quali 2 come primo firmatario) 530 emendamenti (dei quali 10 come primo firmatario) e 20 proposte di Ordine del Giorno (dei quali 12 come primo firmatario) le forze di maggioranza presenti in Parlamento non abbiano consentito che pochissime applicazioni per un pregiudizio “strategico” che mira, lo si è desunto dai fatti, a comunicare all’esterno una, del tutto priva di fondamento, “inattività” dei cittadini portavoce nelle Istituzioni. Per inciso si è sottolineato come lo stesso sito internet riporti e certifichi una presenza del portavoce Bernini al 95,65% delle votazioni.
La parola è stata poi lasciata a Dimitri Pizzati, assistente del portavoce nonché attivista di lunga storia nel M5S (iscritto nel Meetup di Viterbo dal dicembre 2007), che ha illustrato una serie di slide esplicative dalle quali si è potuto evidenziare come il proprio stipendio ammonti a 12 mensilità di circa € 1.500,00 mensili e la retribuzione netta percepita da Massimiliano si aggiri sui € 2.800,00 mensili. Alla fine della esposizione i cittadini presenti hanno potuto presentare domande ai due relatori chiedendo spiegazioni circa l’uso del tesserino parlamentare (utilizzabile come una carta di credito) che è stato chiarito addebiti le spese direttamente sulla retribuzione del portavoce nonché sulla differenza tra retribuzione lorda e netta del portavoce che è stata sommariamente spiegata rimandando ai dati completi disponibili in Rete. Ha destato interesse la potenziale sovrapposizione tra trattamento pensionistico dovuto alla attività professionale dei portavoce e quello previsto dalla Camera evidenziando la necessità di ulteriori approfondimenti anche alla luce dei recenti cambiamenti normativi.
Altre domande hanno riguardato l’assunzione dei collaboratori e dei consulenti presso il gruppo e le commissioni alle quali è stato risposto che esistono due elenchi (denominati Allegato “A” e Allegato “B”) nei quali sono compresi i nominativi di persone che hanno affrontato una selezione da parte degli stessi organi istituzionali e tra i quali è possibile scegliere i collaboratori. In detti elenchi erano presenti solo nome e cognome dei candidati ed è stato ricordato come il M5S si sia battuto perché fossero elencate anche le competenze professionali. E’ stata richiesta una maggiore trasparenza circa l’assunzione dei consulenti.
E’ stata universalmente apprezzata l’affermazione del portavoce in merito alle spese relative la sua partecipazione agli eventi locali promossi dai cittadini che, ha affermato, non rientrano nelle spese rimborsabili quando ascrivibili all’attività di volontariato parimenti svolta da tutti i cittadini che non hanno accesso a rimborso alcuno piuttosto che ad attività lavorativa/istituzionale.
L’incontro è stato concluso dall’ex Portavoce Consigliere presso il Comune di Tarquinia, Cesare Celletti – recentemente dimessosi dalla funzione in seguito ad una discussa delibera del proprio Meetup – che ha illustrato alcuni aspetti della candidatura dell’attuale portavoce presso la Camera consegnando la documentazione relativa in suo possesso ad un altro portavoce comunale in carica individuato nella figura di Fabio Rossi eletto a Tuscania. L’offerta di dimissioni del cittadino portavoce presso la Camera, Massimiliano Bernini, è stata respinta per acclamazione dei presenti e dovrà essere ratificata da ogni gruppo attraverso la compilazione di uno stampato che consente una valutazione separata per ogni aspetto della sua attività ma l’esito appare scontato.
Valerio Chiezzi
Movimento 5 Stelle