Riceviamo e pubblichiamo
Comprendiamo le difficoltà in cui si trova il Sindaco Mazzola nella gestione politica della sua amministrazione – tra le pretese degli assessori cui continuare a garantire fondi da spendere, dissidi in un partito che di fatto non esiste e conti da far quadrare a colpi di tributi e imposte – ma non possiamo, per questo, giustificare le uscite mediatiche scomposte con le quali spera di distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi reali.
Vogliamo ricordarle, caro Sindaco, che lei sta amministrando una città ed un territorio che le sue scelte politiche stanno continuando a tassare in maniera sempre più pressante, nonostante il grave periodo di crisi cui i cittadini devono già far fronte. Sono sotto gli occhi di tutti, in questi giorni, gli aumenti della T.I.A, senza dimenticare l’I.M.U.: ci faccia quindi il piacere di evitare di ingolfare i giornali con le sue teorie frammentarie sulla politica italiana e ci spieghi, invece, quali sono le linee guida della sua amministrazione, e come intende, ad esempio, lavorare sui nuovi strumenti di cui il territorio si sta dotando come il nuovo Piano Urbanistico Generale Comunale.
Perché mentre il Sindaco strepita e farfuglia sulla carta stampata sperando di nascondere le carenze proprie e dell’amministrazione che guida, ci sono vicende che – non lo nascondiamo – ci preoccupano non poco, proprio nell’ottica delle possibili future decisioni in tema d’imposizione che potrebbero ulteriormente gravare sui cittadini.
Non abbiamo potute fare a meno, infatti, di notare – nella delibera per il bando per l’attribuzione dell’ufficio I.A.T., Informazione ed Accoglienza Turistica – il parere del responsabile del Servizio Finanziario, Stefano Poli, secondo cui “a fronte quindi di possibili minori entrate e maggiori spese obbligatorie, l’Amministrazione deve considerare pertanto che per sostenere sulla base di scelte politiche i costi del nuovo affidamento dell’Ufficio IAT potrebbe risultare necessario ridurre altre spese non obbligatorie, oppure rivedere le modalità/entità di erogazione di altri servizi istituzionali oppure ricorrere alla leva fiscale o alla revisione delle tariffe di servizi pubblici”. Ci sembra chiaro, senza nemmeno troppi giri di parole, che chi pagherà nuovamente saremo noi tutti.
Mentre, perciò, il sindaco sbraita e i suoi assessori spendono, noi vogliamo aprire un confronto con le realtà turistiche e culturali locali per vedere se esiste l’opportunità che lo IAT possa essere autogestito da tutte le realtà economiche interessate sulla base della disponibilità comunale per l’uso dei locali. Lanciamo quindi un appello a coloro che hanno manifestato interesse. Noi del M5S siamo favorevoli al consorziamento ed alla cooperazione in ogni settore di attività, e vogliamo evitare le gestioni monopolizzanti che sono un danno per la comunità.
M5S Tarquinia