Si è aperta lo scorso 15 dicembre e resterà visitabile sino a domani 20 dicembre, per poi riaprire dal 10 al 28 gennaio del prossimo anno, presso la Galleria l’Affiche, in via dell’Unione, a Milano, la mostra Luogo Comune, che espone al pubblico le opere realizzate dal ceramista tarquiniese Luigi Belli assieme allo scultore Guido Scarabottolo.
Gli ex voto di Luigi Belli trovano una sede ideale sulle figure piccole, grandi e grandissime di Guido Scarabottolo, in un complesso progettato e realizzato comunque insieme.
Luigi, ceramista, lavora per cicli: l’anno scorso ha presentato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, all’interno della mostra La scultura ceramica contemporanea in Italia, le due serie di lavori precedenti. L’ex voto, come oggetto e come concetto, copre questo terzo ciclo. Il Guido Scarabottolo scultore lavora ormai da molti anni su grandi sagome di ferro (uomini, donne, centauri, angeli, sansebastiani…).
Luigi Belli (Tarquinia, 1968). Vive a Tarquinia, dove svolge la sua attività di ceramista. Nel 1987 si diploma come Maestro d’Arte Applicata presso l’Istituto per la Ceramica di Gubbio e, dal 1992 al 1994, frequenta l’École de Beaux Arts di Parigi. Dal 1989 ha esposto suoi lavori in Italia e all’estero in spazi pubblici e privati. Dal 2013 si occupa stabilmente della conservazione e del restauro del Giardino dei Tarocchi, lo spettacolare parco di grandi figure in ceramica di Niki de Saint Phalle a Capalbio. Nel 2015, da marzo a giugno, le sue opere hanno avuto largo spazio nella collettiva La scultura ceramica contemporanea in Italia, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Guido Scarabottolo (Sesto San Giovanni, 1947). Architetto, lavora come illustratore e grafico. Attualmente i suoi disegni appaiono sul domenicale del Sole24Ore e, irregolarmente, su Internazionale, sul New York Times e il New Yorker. Negli ultimi dodici anni ha progettato tutte le copertine Guanda illustrandone gran parte. Dal 1991 (Disegni notturni, Galleria l’Affiche, Milano) le sue ricerche personali, lavori su carta, in legno e soprattutto in ferro, sono stati esposti in gallerie private, spazi pubblici e fiere d’arte in Italia e all’estero.