Riceviamo e pubblichiamo
La crisi del mercato della legna da ardere, il modificarsi delle stagioni, aprono a forme di utilizzo dei boschi comunque redditizie per l’Ente, legate alla produzione energetica. L’aggiudicazione dei boschi avvenuta con regolare delibera di giunta il 18 novembre e il ritrovato impegno con la ditta Barili, leader nel settore, apre una nuova era per l’Università Agraria. Meccanizzazione forestale compatibile con le esigenze del bosco e cippatura del legno in loco sono i punti salienti dell’accordo.
Sull’esempio della Regione Toscana, un modo nuovo e meno impattante di tagliare il bosco. Si ricorda infatti come questo sia fondamentale, il mancato taglio può provocare danni seri al bosco stesso. Le matricine lasciate devono poi avere il giusto tempo di ripresa, consentendo il pascolo solo nel momento adatto. Nell’ambito della tutela antincendio vanno rimosse anche le ramaglie in terra, molte ditte boschive reputano conveniente lasciare sul posto i rami e prendere un verbale, non questa volta, la cippattura rende vantaggioso anche l’uso delle ramaglie e il bosco dopo il taglio sarà finalmente pulito e sicuro.
Importante anche il vantaggio per il servizio di legna da ardere comunque mantenuto. Lotti da 15 quintali, uno per famiglia ad un prezzo di quasi 50 centesimi al quintale inferiore rispetto allo scorso anno, una disponibilità complessiva di circa 6000 quintali, distribuita in pezzatura lunga presso il centro aziendale della Rocaccia. Presto sarà pubblicato l’avviso con tutti i dettagli necessari.