Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta sabato 8 giugno, nella sala consiliare del Comune di Tarquinia, la premiazione della classe VB del liceo scientifico del Cardarelli vincitrice del progetto interregionale “L’Unione fa la Coop. La cooperazione nella storia d’Italia”, bandito dall’Unicoop Tirreno. Agli studenti è stato consegnato un attestato mentre alla scuola sono stati donati 500 euro.
«Un lavoro eccellente, assai cospicuo e robusto, frutto di una ricerca partecipata e basata su una grande ricchezza di fonti documentarie. – ha dichiarato Enrico Mannari, direttore scientifico della Fondazione Memorie Cooperative, nell’elencare le motivazioni del premio – Il vostro lavoro ha portato un importante granello di conoscenza su un pezzo di storia d’Italia». Alla cerimonia, durante la quale è stato proiettato il video realizzato dagli studenti sulla cooperazione di consumo a Tarquinia, oltre a Mannari, erano presenti Antonio Paone, presidente della sezione soci Etruria, Angelo Centini, presidente della commissione Cultura del Comune di Tarquinia, la dirigente dell’IIS Laura Piroli e la professoressa Cinzia Brandi, coordinatrice del progetto. Quest’ultima ha espresso la propria soddisfazione, sottolineando come «imparando si possono cambiare le cose. I ragazzi devono sapere che ciò che vorrebbero che il mondo fosse si può realizzare».
Nei loro interventi gli studenti hanno dimostrato di avere compreso appieno il significato e il valore della cooperazione, spesso scoprendo nei documenti consultati le proprie radici, come ha raccontato Paolo Roscani che nell’enorme quantità di materiale esaminato ha trovato i nomi dei suoi nonni. «Vogliamo ringraziare di cuore la nostra dirigente e la professoressa Brandi per averci dato l’opportunità di vedere il mondo in una prospettiva diversa. – ha dichiarato a nome di tutta la classe Rosa Cardia – Attraverso questo progetto abbiamo trovato non solo radici ma anche ali per il futuro e capito che oggi la cooperazione, intesa anche come solidarietà, può essere un modo per uscire dalla crisi».