Riceviamo e pubblichiamo
Lunedì 16 gennaio ore 18:00: questa la data, decisa dalla Conferenza dei Capigruppo, per la verifica di maggioranza tanto attesa all’Università Agraria di Tarquinia, l’assise si svolgerà presso la Sala Consiliare del Comune di Tarquinia.
“Abbiamo scelto di procedere alla verifica di maggioranza nel modo più chiaro e trasparente possibile – commenta il Presidente Antonelli – ovvero attraverso il passaggio Consigliare pubblico in cui il confronto sia libero. No alla politica delle segrete stanze, degli accordi sottobanco e della spartizione delle poltrone, la verifica si farà sul programma di consigliatura, quello sulla base del quale siamo stati votati ed eletti, chi intenderà tradirlo se ne assumerà la responsabilità davanti ai cittadini. Non cerchiamo sponde o stampelle, la maggioranza dovrà dare segnale di forza e compattezza. Nessuna logica ricattatoria, ciascun consigliere sarà responsabile delle proprie scelte, per questo abbiamo optato per un orario in grado di garantire la più ampia partecipazione possibile. Non possiamo accettare la logica dell’effetto domino per la quale gli interessi dei cittadini e dell’Ente vengono dopo quelli di taluni personaggi o partiti politici.
Quanto ai recenti articoli che hanno lanciato in queste ore la questione Ici tra Università Agraria e Comune, siamo alla scoperta dell’acqua calda, un puerile tentativo di inquinare il dibattito politico senza la minima conoscenza dei fatti e con memoria subdolamente corta, sorprende che certi giornali continuino ad avvalersi di politici mascherati da giornalisti che minano la credibilità della categoria, dispiace vedere toni scandalistici formato otto colonne e notizie veramente importanti segregate a rango di trafiletto, Agraria e Comune solo con le attuali amministrazioni sono state capaci di collaborare attivando note procedure per l’abbattimento del debito pregresso. Il passato racconta dei fallimenti altrui e di danni provocati ai due Enti anche da parte di chi oggi si nasconde con squallore dietro penne anonime.
Non cadremo anche per evitare che certa gente torni ad amministrare la nostra città”.