Dopo il drammatico bilancio di vittime tra la popolazione, il coronavirus a Londra potrebbe causarne anche una a livello di cultura e spettacolo: il Southbank Centre ha infatti rivelato che è a rischio di chiusura almeno fino all’aprile 2021 poiché le riserve dell’ente benefico si stanno esaurendo a causa del blocco imposto per limitare l’ulteriore diffusione della pandemia.
La struttura ha previsto che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe subire una perdita di 5 milioni di sterline alla fine dell’esercizio 2020/21, avvertendo che l’organizzazione cesserà di esistere entro il 2021 qualora un sostegno urgente non fosse garantito.
Nonostante sia la più grande organizzazione artistica e culturale del Regno Unito, l’organizzazione ha affermato che le restrizioni e il distanziamento sociale significheranno che le attività artistiche difficilmente torneranno ai livelli normali durante il 2020/21.
Elaine Bedell, amministratore delegato del Southbank Centre, ha dichiarato: “È con un cuore incredibilmente pesante che oggi condividiamo ulteriori dettagli sul futuro del Southbank Centre. Sappiamo di non essere i soli in questo e siamo vicini ai nostri amici, partner e colleghi – sia qui nel Regno Unito che all’estero – durante questo periodo di sfide senza precedenti.”
L’ente benefico chiede al governo di estendere il furlough scheme oltre il mese di ottobre per il settore culturale, sviluppando un intervento a sostegno del settore artistico durante l’epidemia di Covid-19 per sostenere artisti e musicisti autonomi che non rientrano negli attuali regimi di sostegno finanziario.
La sovvenzione ACE annuale di Southbank rappresenta solo il 37% delle sue entrate, mentre il resto dei suoi fondi proviene dalla vendita di biglietti e dagli incassi dei bar e ristoranti al suo interno: la chiusura di questi per impedire la diffusione di Covid-19 ha portato a una “perdita catastrofica” del 60% delle entrate dell’ente benefico.
L’ente benefico sta pianificando di annullare gli eventi da settembre a novembre 2020 e sta valutando la possibilità di trasmettere concerti a porte chiuse dall’autunno 2020 fino alla primavera del 2021.