In un momento difficile come quello presente, fatto di preoccupazioni e rinunce, fa bene pensare al futuro, speriamo prossimo, in cui si potrà tornare a godere della bellezza di cose anche semplici, come l’assistere a un’esposizione artistica. Londra ne è sempre stata piena, con un calendario di eventi sempre fittissimo: e allora occhi al futuro per provare, nel 2021, a rimediare a quanto perso in questo 2020.
The Art of Banksy potrebbe non essere un brutto punto di partenza: questa mostra tanto attesa, originariamente pensata per arrivare nella capitale ad aprile scorso, prima che la pandemia di coronavirus mettesse i bastoni tra le ruote, è stata ora riprogrammata per marzo 2021 e, sebbene possa valere la pena aspettare per i fan di Banksy, l’evento ha già suscitato qualche polemica…
The Art of Banksy sostiene di essere la più grande collezione itinerante di opere private dell’incognito street artist: una vasta gamma di stampe, tele, sculture e opere in edizioni limitate datate dal 1997 al 2008. Queste includono riproduzioni per interni di opere iconiche come Love Is In The Air (Flower Thrower), originariamente realizzata sul muro della Cisgiordania di Gerusalemme, e Rude Copper, una delle prime serigrafie di Banksy.
Questi esempi storici di arte anti-establishment, insieme a pezzi più rari, occuperanno uno spazio di 12.000 piedi quadrati ancora senza nome nel cuore di Covent Garden, e i biglietti sono già in vendita.
Tuttavia, va sottolineato come la mostra non sia stata autorizzata da Banksy; il suo sito web descrive piuttosto stranamente lo spettacolo come “completamente privo di consenso” da parte dell’artista. Alcuni critici hanno criticato l’evento per aver minato la natura democratica della street art facendo pagare un biglietto d’ingresso – un punto particolarmente saliente, data la natura altamente politica del lavoro di Banksy, che spesso critica il consumismo e l’elitarismo.