Università Agraria di Tarquinia e Università della Tuscia, Dipartimento di Scienze Ambientali, insieme per studiare gli insetti e i loro effetti sulla salute e il territorio. Una collaborazione inserita in due progetti accademici importanti, sostenuti peraltro dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Lazio e Toscana.
Il primo progetto vuole analizzare la presenza e l’intensità di zanzare e zecche potenziali vettori di malattie nella zona costiera dell’Alto Lazio, il secondo specifico per la Provincia di Viterbo, è rivolto agli insetti e ad altri artropodi, per l’individuazioni dei rischi per epidemie al fine di predisporre metodi di controlli eco-compatibili e la necessaria prevenzione. Dati alla mano, temi di importanza strategica che con nuove specie acquisite sul territorio necessitano di approfondimenti costanti e rapidi.
“I terreni gestiti dall’Università Agraria di Tarquinia – spiega il Consigliere Delegato Daniele Ricci – permettono di realizzare una campionatura perfetta, su diverse tipologie di terreno e situazioni, dai boschi, ai prati naturali, dai pascoli con bestiame alle aree umide, un microcosmo ottimale che facilita e completa il lavoro degli studiosi universitari coinvolti. Il pool, composto da dodici esperti è già al lavoro dalla primavera ed esegue prelievi ed analisi stagionali per vedere al meglio l’andamento dei dati, accompagnata dal personale dell’Ente reso disponibile”.
Per il Presidente Alessandro Antonelli “occasioni come questa di collaborazione tra l’Ente civico e le Università degli Studi sono ormai consolidati. Dall’Università di Milano per le campagne di scavo alla Civita, alla Sapienza di Roma per gli oli essenziali, passando per l’Università della Tuscia, occasioni importanti per la conoscenza e la valorizzazione del nostro territorio, coerenti con il rispetto del patrimonio che appartiene a tutti i cittadini di Tarquinia”.