di Fabrizio Ercolani
Giovanni Olivo Serafini non è più il Vicesindaco del Comune di Tarquinia. La notizia, anche se ancora non ha avuto l’ufficialità, arriva come un fulmine a ciel sereno a pochi mesi delle elezioni. Un diverbio acceso tra Sindaco e Vicesindaco al quale hanno assistito moltissimi testimoni all’interno del palazzo comunale – culminato, sembrerebbe, con un contatto fisico – sarebbe alla base della decisione del primo cittadino che, secondo indiscrezioni, parrebbe aver già provveduto a notificare tutti gli atti per il ritiro delle deleghe.
Serafini oltre a ricoprire il ruolo di Vicesindaco dal 2007 aveva in mano anche le deleghe all’agricoltura, all’artigianato, al commercio, ai prodotti tipici, agli usi civici ed al patrimonio.
Bocche cucite da parte dei protagonisti. Non si sa quale sia il motivo che abbia scatenato una reazione così accesa, le uniche frammentarie notizie parlano di un’accesa riunione di giunta terminata con urla e strilla udite anche da persone che in quel momento stavano attraversando la sala degli affreschi.
Una situazione simile si era già riproposta esattamente un anno fa. Un’altra sonora litigata che però, per via di una qualche intercessione, era rientrata. Questa volta però il Sindaco non sembra più disposto a tornare indietro ed a quanto pare, manca solo l’ufficialità, avrebbe provveduto a far già notificare il decreto.
La storia tra il Pd e i repubblicani è iniziata nel 2007 con l’apparentamento al turno di ballottaggio, una scelta che si è rivelata determinante. Più volte durante il suo percorso amministrativo Serafini aveva cozzato con le realtà locali e soprattutto nel comparto agricolo ed in quello commerciale, si sono create delle spaccature talmente nette da divenire oramai insanabili. Più di una volta le organizzazioni di categoria avevano chiesto le sue dimissioni, invito sempre declinato dallo stesso assessore. Non da ultima la vicenda legata alla festa dell’anguria, per la quale il vicario del sindaco aveva ricevuto attacchi frontali. Ora questa novità dell’ultima ora, inaspettata anche perché arrivata all’indomani di una vittoria elettorale come quella ottenuta congiuntamente al Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca.
Bisognerà attendere nelle prossime ore le versioni dei due protagonisti per riuscire a comprendere cosa sia successo nelle segrete stanze del palazzo comunale. Forse la verità non emergerà mai, ma a meno di clamorosi ripensamenti dell’ultima ora, la poltrona di vicesindaco del Comune di Tarquinia è vacante. Uno sviluppo inatteso che lascia aperti scenari fino ad oggi nemmeno lontanamente immaginabili. Ma di certo si sa che la politica evolve di ora in ora e nulla di quello che sembra certo, è poi così di fatto sicuro.