Riceviamo e pubblichiamo
“Piove … Governo ladro!” Ma è pur sempre il periodo in cui le piogge devono esserci. Anzi, guai se non ci fossero. Nonostante ciò e nonostante (almeno a Tarquinia) sono cadute e cadono “normalmente” i danni che causano sembrano sproporzionati rispetto alle precipitazioni che si registrano.
È fin troppo facile individuare chi dovrebbe evitare questi danni (privati ed enti pubblici), però sta di fatto che ad ogni pioggia si associa una situazione di disagio che impegna uomini e mezzi per tamponare l’emergenza alla quale non segue, purtroppo, un altrettanto idoneo ripristino dei danni provocati, mediante una corretta rimozione dei detriti che inevitabilmente produrranno gli stessi nefasti effetti alle piogge successive.
Ho fatto questa premessa perché percorrendo nella mattinata di oggi (sabato 2 febbraio) la Strada Provinciale Tarquiniese mi sono imbattuto in una situazione di estrema pericolosità all’altezza della stazione di servizio carburanti “Velka Petroli” che aveva dell’inverosimile e che lascio giudicare a voi attraverso la documentazione fotografica eseguita e qui riportata.
Ora posso capire che una pioggia eccezionale – quale non poteva considerarsi quella di questa mattina seppure “battente” – possa generale tali inconvenienti ma quanto verificatosi oggi è semplicemente e più banalmente la conseguenza dello stato di abbandono del tratto stradale in questione da parte dell’Amministrazione Provinciale che, successivamente all’analogo inconveniente verificatosi nelle giornate di mercoledì 23 e giovedì 24 gennaio scorso, non ha posto in essere alcun intervento di riapertura delle cunette stradali completamente ostruite dai detriti provenienti dai terreni a monte della strada. Né tanto mento ci si è preoccupati di segnalare tale situazione – di estremo pericolo per gli automobilisti che percorrono quel tratto di strada a velocità sostenuta e spesso eccessiva – apponendo e mantenendo in efficienza idonea segnaletica verticale di pericolo. Non da meno sono i disagi e, se vogliamo, i danni causati alla stazione di servizio presente ed agli abitanti di quella zona costretti ad attraversare tratti completamenti ricoperti di fango fin dentro le abitazioni.
Non di minor conto l’assenza del Consorzio di Bonifica, per quanto di sua competenza, sulla rete di scolo all’esterno della carreggiata. E non si dica che interventi di prima emergenza non sono stati possibili per la difficoltà di rimuovere il fango ancora troppo liquido, perché la prima emergenza proprio di quello si deve occupare.
Va anche detto che quanto rappresentato per il tratto in argomento trova analogia con altri tratti ricompresi a monte di quella zona fino al fosso della Leona e sicuramente, anche se non a mia conoscenza, per altre zone delle territorio.
Sempre per essere precisi va segnalato che in prossimità del sottopasso della ferrovia posto sulla strada comunale delle ”Grottelle”, dopo le prime piogge di fine gennaio erano state ripristinate le cunette e rimosso il fango dalla carreggiata. Chissà che santo ci ha pensato!
Lettera firmata