Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore,
non avrei mai voluto scrivere questa lettera ma le continue illazioni sulla mia persona mi costringono a farle avere questa missiva.
Come sa negli ultimi tre anni sono stato dirigente e collaboratore dell’Asd Corneto Tarquinia, c’ero il 9\5\2010 giorno della promozione in Eccellenza, c’ero il giorno della retrocessione con il Diana Nemi, ma c’ero e ci sono stato sempre durante le settimane di allenamenti, a fare i cartellini dei ragazzi, a riempire le liste delle squadre dai pulcini alla prima squadra.
Quest’anno ho conseguito il tesserino Uefa B di allenatore, subito ho manifestato l’intenzione di allenare, resomi conto che alla Corneto non c’era spazio ho preferito cercare altrove.
Ho avuto un paio di richieste e ho accettato quella che secondo me poteva essere più consona al mio modo di allenare: una squadra di Prima Categoria.
Nonostante ciò continuavo a frequentare tranquillamente la sede della società in quanto non avevo nessun problema né con il presidente né con il dg Granato, lo dimostra il fatto che autorizzato dal presidente rappresentavo ad una riunione tra società a Viterbo la Corneto il 18 giugno.
Fino a che venivo attaccato da un dirigente che oltre a manifestare in forma ironica le sue opinioni metteva in discussione il mio operato e alimentava false voci sul mio conto e sulla mia nuova società.
Un comportamento che non si sposa per nulla con gli ideali sempre professati alla Corneto, ribadisco che la mia non è una ripicca personale ma solo una volontà di potermi mettere in gioco dove mi è stata data un’opportunità.
Tanto si doveva per mettere definitivamente a tacere le chiacchiere circolate da un mese a questa parte.
Francesco Montesi