Riceviamo e pubblichiamo
Gentile direttore,
pur nella convinzione di ripetermi e risultare tedioso, debbo segnalare che il fenomeno della “schiuma” presente nel tratto di mare antistante Tarquinia lido, anche quest’anno ha fatto la sua comparsa.
Sicuramente ad alcuni infastidirà questa notizia che riterranno fuori luogo ed ancor più fuori tempo (visto che siamo nel pieno della stagione) che giudicheranno di grave danno alle attività balneari, ma sento il dovere civico di non tacerla.
Mi era già stata data notizia di tale circostanza ma, nella mattinata di mercoledì 17 (sarà dovuto al numero sfortunato) di luglio, verso le ore 12 ho avuto la sfortuna (?) di vederla personalmente e di fotografarla.
Le modalità, gli orari ed il punto di arrivo sull’arenile sono pressoché identiche a quelle già ampiamente documentate negli anni 2009, 2011 così come la consistenza e configurazione del fenomeno sembrano essere pressoché identiche a quelle rilevate negli anni passati, con provenienza da nord/ovest.
A questo punto voglio semplicemente porre una domanda. E’ possibile che tutte le forze messe in campo e pubblicizzate per la tutela della balneazione e tutti gli organismi coinvolti in questa campagna per “un’estate sicura” (ritengo anche sotto il profilo della balneabilità del nostro mare) tanto sbandierata ai quattro venti, non si accorgano del ripetersi del “fenomeno” e non riescano a risalirne all’origine ed alla provenienza? Io nutro seri dubbi su ciò.
Nell’allegare una foto del fenomeno ringrazio per l’ospitalità.
Lettera firmata