Riceviamo da Domenico Moscatelli e pubblichiamo
Buongiorno,
tempo fa lanciai un grido di dolore, scrivendo una PEC a vari siti, affinché non abbattessero alcuni pini secolari nel comune dove abito ovvero Tarquinia, il grido non è stato ascoltato, non ho ricevuto alcuna risposta e i pini sono stati abbattuti. Si era anche detto che ogni pino abbattuto sarebbe stato sostituito da un altro albero… balle!
Ora sono venuto a conoscenza che, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, l’assessore ai Lavori Pubblici ha annunciato l’imminente abbattimento di tutti gli alberi di pino che si trovano in uno dei viali principali del Lido di Tarquinia.
La scelta di tagliare settantacinque pini, fatta emergere dall’assessore, è quella di “liberare” le strade della nostra marina dai “fastidiosi” alberi. Vorrei far presente che i “fastidiosi” pini sono li da oltre ottant’anni, quando esistevano poche villette e le strade non erano ancora asfaltate, poi negli anni sessanta/settanta c’è stata un’urbanizzazione selvaggia a scapito della bellissima pineta e adesso i pochi pini rimasti vogliono eliminarli.
Peraltro va ricordato che questo grave danno perpetrato sul territorio nazionale con il taglio di specie arboree secolari sottrae al paesaggio italiano una delle caratteristiche che lo contraddistingue, un patrimonio arboreo che è posto a salvaguardia delle condizioni microclimatiche e quindi della salute dei cittadini.
Segnalo, inoltre, ma sicuramente tutti Voi ne siete a conoscenza, che esistono soluzioni tecniche all’avanguardia per far convivere le radici delle piante con un nuovo manto stradale. Mi sto rivolgendo ad organismi specializzati nella difesa del patrimonio agroforestale italiano e nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e dell’ecosistema.
Distinti saluti da un cittadino amareggiato,
Domenico Moscatelli