Riceviamo e pubblichiamo
Alla sezione Agraria dell’Istituto Cardarelli di Tarquinia, e nelle classi dove insegna una certa professoressa, torna la calma.
Non voglio annoiare i lettori con lamentele, da alcuni definite inimmaginabili, in quanto i docenti sono da lui definiti mamme e padri, ma questi non sono tutti uguali, vedasi il commento di un noto “purtroppo” politico locale postato su Facebook.
Non voglio altresì alimentare ulteriori problemi che conosco bene, da vecchio studente, e che so potrebbero ripercuotersi su mio figlio, ma a torto non lo avrei esposto a ciò. Vorrei scrivere la parola fine a questa incresciosa vicenda. Ringrazio coloro che hanno vissuto la mia stessa situazione da genitore e che mi hanno dato conforto con il loro appoggio. Ma avere ragione non è la sola cosa che conta, non è ragione di vita. Ciò che conta è vedere nuovamente i ragazzi sereni, che vanno a scuola tranquilli e sorridenti, perché la loro tranquillità e serenità li aiuterà nella loro attività scolastica e nella loro vita giornaliera, oggi e domani.
La ringrazio, signora Dirigente, per non aver accettato la mia proposta della discussione aperta, che forse era l’unica via per una definitiva chiarificazione della situazione venutasi a creare, ma, nonostante ciò, La ringrazio per il suo magico intervento che ha riportato la normalità nelle classi che Lei ben conosce. La ringrazio di cuore a mio nome e a nome di tutti i ragazzi e ragazze interessati. Non posso farlo anche a nome dei genitori, in quanto non conosco il loro pensiero in merito, ma spero vivamente che l’anno trascorra nella massima serenità, per il bene dei ragazzi, augurando loro di crescere ed ottenere un ottimo insegnamento e profitto, ciò anche per la soddisfazione dei professori per il lavoro svolto, nonché per il Dirigente ed il buon nome dell’Istituto Cardarelli.
Cordiali saluti
Marco Ardu