Riceviamo e pubblichiamo
Ieri mattina, venerdì 11 Novembre 2011, aprendo come di consueto il quotidiano alla pagina di Tarquinia, la prima cosa che mi salta agli occhi è, stranamente, l’assenza di un articolo che mi aspettavo di trovare. Sconfortato da questa mancanza provo a cercare meglio, anche su altri giornali, ma niente, neanche un trafiletto. Tra comunicati politici, ed interessanti diatribe di palazzo sul merito dell’installazione di un cartello stradale, tutti sembrano essersi scordati che oggi ricorre il centenario dalla nascita di Sebastian Matta (Santiago del Cile, 11-11-1911) architetto, pittore e scultore di fama mondiale considerato come l’ultimo dei Surrealisti. E pensare che negli anni sessanta, dopo aver girato mezzo mondo, Matta aveva scelto proprio Tarquinia come sua residenza parallela (l’altra era Parigi!), stabilendosi in un ex convento dei frati Passionisti, dove nel 2002 è stato tumulato. Oltre ad importanti collaborazioni con artisti locali, Matta creò a Tarquinia l’Etruscu-ludens, laboratorio polivalente nel quale trovava applicazione la lavorazione di molteplici materiali: legno, ceramica, metalli e pietra.
Spero fortemente che prima della fine dell’anno il Comune di Tarquinia commemori degnamente questo grande artista che scelse la nostra città come dimora ed ultimo ritiro.Luca Cerquatelli