Riceviamo e pubblichiamo
Giuseppe Nascetti, lo “storico” professore di stanza alle Saline di Tarquinia per il Dipartimento di Biologia dell’Università della Tuscia, ecologo di riconosciuta fama internazionale, torna in Comune. Sarà infatti una delle punte di diamante dell’incontro del 4 febbraio 2019, titolato “Ambiente e Salute: lo stato delle cose”.
Da sempre voce autorevole in tema di inquinamento, Nascetti sottolineerà ancora una volta l’importanza del biomonitoraggio per rilevare i danni ambientali; il focus, in particolare, sarà sull’utilizzo dei licheni per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico.
I valori di biodiversità con questa metodologia vengono infatti interpretati in termini di allontanamento rispetto alla naturalità attesa, e dunque alla diminuzione in copertura, frequenza e numero di specie.
I licheni rispondono infatti con relativa velocità al peggioramento della qualità dell’aria e possono ricolonizzare in pochi anni gli ambienti urbani qualora si verifichino dei miglioramenti delle condizioni ambientali.
Un tipo di biomonitoraggio che sarebbe dunque particolarmente importante in un’area come quella del comprensorio di Civitavecchia e Tarquinia, dove la necessità di tenere sott’occhio le potenziali fonti inquinanti è reale e forte.
Anche Maria Grazia Midulla, Responsabile Clima Ed Energia per WWF Italia, in un tweet ha espresso interesse per le questioni trattate nel convegno del 4 febbraio, organizzato dall’Associazione Tarquinia Nel Cuore e patrocinato da Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune di Tarquinia ed Università Agraria. Tutta la cittadinanza è invitata alla partecipazione.