Riceviamo e pubblichiamo
“Lea Padovani: spirito allegro dello spettacolo italiano”: è questo il titolo della mostra multimediale, in onore dell’attrice alla quale è stato intitolato il teatro comunale di Montalto di Castro, curata dal Prof. Antonio Panzarella ed inaugurata lo scorso 21 dicembre alle 17:30 nel Complesso Monumentale di San Sisto.
L’evento è stato organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Montalto, con la collaborazione della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della società Mastarna S.r.l., dell’Associazione Belle Arti Lorenzo da Viterbo, de La7 e della Banca della Tuscia.
La conferenza di presentazione è stata moderata dalla giornalista Isabella Mezza: per l’Amministrazione comunale sono intervenuti il Sindaco Sergio Caci, L’assessore alla Cultura Eleonora Sacconi ed il Presidente del Consiglio comunale Marco La Monica, oltre al Direttore Generale di Mastarna Carlo Casi.
«La mostra –ha spiegato il Sindaco di Montalto- è una possibilità che nasce dal fatto che la cultura deve essere al centro della nostra azione politica, perché essa non è un lusso, ma una necessità. Lea Padovani ha portato le nostre radici in giro per il mondo e questo per noi deve essere un motivo di grande orgoglio. Sono felice che la sua famiglia ci abbia onorati regalandoci la firma e la memoria della cara Lea, una donna caratterizzata da uno spirito allegro. L’allegria e la gioia sono gli elementi che devono guidare l’amministrazione comunale e per questo motivo ringrazio l’Assessore alla cultura Eleonora Sacconi, una persona, una donna, giovane e gioiosa: lei è il nostro spirito allegro».
«Oggi è un giorno importante per la nostra comunità –ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Sacconi- perché con l’inaugurazione della mostra dedicata a Lea Padovani celebriamo una grande personalità cittadina del nostro paese. La mostra interseca diversi temi: a partire da quello della donna, dell’arte, del cinema, del teatro, che sono per noi il volano della nostra attività amministrativa. Ispirata dal nome di Lea Padovani, con il suo carisma e la sua allegria, dedicherò le mie forze per far crescere la cultura a Montalto nei prossimi cinque anni. Ringrazio il professor Antonio Panzarella per averci fatto conoscere, tramite libri, documenti video e fotografici, l’attrice Lea Padovani. Il mio abbraccio speciale va ai familiari della Padovani, perché anche grazie a loro sto intraprendendo un percorso importante per conoscere approfonditamente la cultura».
«Finalmente –ha esordito il Presidente del Consiglio comunale La Monica- il cuore della cultura riprende a pulsare, finalmente il periodo dell’oscurantismo è terminato e il sole della conoscenza, della promozione e della diffusione della cultura, è tornato a risplendere. La nostra amministrazione ha operato, sin dai primi giorni del suo insediamento, per lo sviluppo e la realizzazione dei progetti orientati ad agevolare l’accesso alla cultura, alla conoscenza, all’apprezzamento delle arti, della poesia e dello spettacolo, nella consapevolezza indubitabile che la cultura non è un costo ma una risorsa per la società. Lo dimostra oggi l’inaugurazione della mostra multimediale, fortemente voluta dal nostro Sindaco, dedicata a Lea Padovani, un’indimenticata artista che ha condiviso i suoi Natali nella nostra terra. La stagione teatrale già inaugurata, gli incontri letterari, il progetto per lo sviluppo del Parco Archeologico di Vulci, quello del museo della scultura etrusca, sono una volontà per creare una sinergia importante di risorse disponibili, per plasmarne di nuove e far crescere il territorio».
Molti infine gli ospiti d’eccezione che hanno preso la parola durante la convention: tra questi, il fratello di Lea Padovani, Arturo, che ha raccontato alcuni brillanti momenti di vita vissuta della sorella, il drammaturgo Enrico Groppali, il critico cinematografico Maurizio Cabona, l’attore Arnaldo Ninchi e per ultimo, ma non per importanza, l’artefice insieme all’assessore Sacconi del successo della mostra, il Professor Antonio Panzarella, che ha seguito ora dopo ora, giorno dopo giorno, passo dopo passo, tutte le fasi dell’evento.
L’iniziativa sarà anche l’occasione per rivedere alcune delle più intense interpretazioni dell’attrice, nel corso di proiezioni mensili: da “Il Seduttore”, che ha aperto la rassegna la sera dell’inaugurazione della mostra, a “Cristo tra i muratori”, in programma il 18 gennaio 2013; da “Roma ore 11” -il 22 febbraio- a “Totò e le donne”, che chiuderà il calendario di proiezioni il 24 maggio.
Grazie a questa esposizione foto-cinematografica, il carattere dell’attrice, l’amore imperativo per il teatro ed il silenzioso, intimo filo che ha sempre legato Lea Padovani a Montalto di Castro emergono con prepotenza dalle numerose fotografie che la ritraggono, prima attrice tra tanti, poi sulla scena ed in ultimo nei momenti di vita privata.