Riceviamo e pubblichiamo
Dalle sale di Villa Giulia alle suggestive stanze del museo archeologico nazionale di Vulci. Le mani d’argento sono ora esposte in tutto il loro splendore alla mostra “Principi immortali. Fasti dell’aristocrazia etrusca a Vulci”, inaugurata martedì 15 luglio al castello della Badia. Una mostra unica nel suo genere dove sono esposti gli ultimi reperti archeologici recuperati nella necropoli dell’Osteria, un complesso monumentale in cui gli studiosi hanno scoperto straordinarie sepolture e i cui corredi risalgono alla fine del VII secolo a.C. Tra questi, oltre alla Sfinge, le mani d’argento, recuperate in una tomba principesca durante i lavori di scavo degli archeologi della Mastarna nel 2013. Un progetto che il Comune di Montalto di Castro, assieme alla Soprintendenza per i beni archeologi dell’Etruria meridionale, La Regione Lazio e il Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo, sta portando avanti per valorizzare il territorio ricco della storia di un popolo dai mille segreti, alcuni dei quali svelati, altri tutti da scoprire.
All’inaugurazione, che ha visto una massiccia partecipazione di cittadini, erano presenti, oltre al vicesindaco Luca Benni e all’assessore alla cultura Eleonora Sacconi, l’amministrazione comunale, la soprintendente Alfonsina Russo con le dottoresse Patrizia Petitti e Simona Carosi, il sindaco di Canino Mauro Pucci e il liquidatore della società Mastarna Alessandro Fiordomi. L’evento è stato arricchito dalla “Tessitura dello svelamento”, una performance di danza e pittura dell’artista Maurizio Pio Rocchi con la musica dell’Ensemble Roma Sinfonietta.
«E’ stato un evento straordinario – afferma l’assessore Sacconi – che ha suscitato al pubblico presente molte emozioni, ognuna delle quali differenti dalle altre. Sono soddisfatta che i turisti stiano rispondendo alla promozione del museo e del parco naturalistico e archeologico di Vulci che sta diventando sempre più un attrattore culturale. Sono infatti in corso i lavori di valorizzazione della necropoli dell’Osteria, il cui termine è previsto alla fine di quest’anno. Il nuovo percorso turistico potrà permettere di ammirare le straordinarie bellezze degli etruschi, che hanno vissuto in questo territorio lasciando a noi un’eredità ineguagliabile. Insieme al sindaco Sergio Caci, al soprintendente dell’Etruria meridionale e al primo cittadino di Canino abbiamo deciso di credere in Vulci – conclude l’assessore – con il raggruppamento dei due comuni. Questo permetterà di promuovere maggiormente il territorio con degli obiettivi che vadano a favorire un turismo anche di livello internazionale». Le mani d’argento saranno infatti esposte anche a Bruxelles, in occasione del semestre della presidenza italiana dell’Unione Europea.
«Questa nuova offerta turistico-archeologica che stiamo proponendo ai cittadini e che comprende anche la realizzazione di mostre di alto livello come quella delle mani d’argento – aggiunge il sindaco Sergio Caci – sta ottenendo i risultati previsti. Solo nell’ultimo anno, infatti, le visite al parco sono incrementate del 25%. Siamo convinti che con la realizzazione di nuovi percorsi archeologici all’interno del parco di Vulci e la promozione all’estero della nostra offerta turistico-archeologica, proprio come nel caso della mostra a Bruxelles del prossimo ottobre, riusciremo a far fare un salto di qualità al nostro territorio».