All’interno del Palais Royal, sontuoso palazzo nel cuore di Parigi costruito nel XVII secolo, originariamente come residenza per il Cardinale Richelieu, c’è un’opera sorprendentemente contemporanea.
Si tratta de Les Deux Plateaux, più comunemente nota come Colonnes de Buren, un’installazione artistica molto controversa creata dall’artista francese Daniel Buren tra il 1985 ed il 1986 e posizionata nel cortile interno, la cosiddetta Cour d’Honneur, del Palais.
Un’opera originale che, come spesso avviene nei contrasti tra antico e contemporaneo, ha prodotto una reazione feroce quando è stata installata: è infatti composta da 260 colonne a strisce bianche e nere., tutte radicate nel seminterrato ed emergono all’aperto in diverse altezze, creando un ritmo particolare e dando un contrasto inusuale con l’architettura classica del Palazzo circostante. Alcune delle colonne si estendono sotto il livello del cortile e sono circondate da pozze d’acqua in cui i passanti gettano monete.
Il lavoro ha sostituito l’ex parcheggio del cortile ed è stato progettato per nascondere i pozzi di ventilazione necessari ad un’estensione sotterranea dei locali del ministero della cultura.
Il progetto era il “frutto dell’ingegno” del ministro della cultura Jack Lang e suscitò notevoli controversie all’epoca. È stato attaccato per il suo costo e inadeguatezza a un punto di riferimento storico. Jacques Chirac, sindaco di Parigi, tentò persino di fermare il lavoro nel 1986, e la ministra della cultura Francois Leotard sollevò persino la possibilità di distruggere l’installazione.
L’opera è stata restaurata nel 2008 e oggi si è affermata con successo nel paesaggio del Palazzo Reale. Senza, ad ogni modo, ottenere l’unanimità dei consensi.