Ad oltre due settimane dalla vittoria elettorale nel ballottaggio del 25 giugno, domani sera Pietro Mencarini e la sua amministrazione vivranno il proprio battesimo nel primo consiglio comunale della nuova legislatura. Appuntamento alle ore 20 e 30, e questa è già una prima novità rispetto ai consigli dell’amministrazione Mazzola, convocati in prima mattina.
Dei sette punti all’ordine del giorno, molti riguardano gli adempimenti legati alla prassi istituzionale del dopo elezioni, a partire dall’esame delle condizioni degli eletti –qui l’elenco completo dei futuri consiglieri comunali – in relazione alle norme che regolano la compatibilità degli stessi e l’eventuale convalida, passando per l’elezione del presidente del consiglio – incarico che i rumors attribuiscono ad Arrigo Bergonzini – ed il giuramento del sindaco eletto davanti al consiglio. Quindi la nomina del vicesindaco e dei componenti la giunta (ecco i nomi dei cinque assessori ed i loro compiti), quella della commissione elettorale e per la formazione degli albi dei giudici popolari e, infine, la deliberazione sulla definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni.
Conclusi i punti di prassi, andranno in discussione due mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle, la prima per l’introduzione nel regolamento comunale dell’orario serale delle sedute, la seconda per modificare la delibera di giunta che regola le modalità d’utilizzo della sala del Consiglio, ora concessa solo per lo svolgimento di manifestazioni organizzate o patrocinate dal comune.
Probabile la presenza di un pubblico numeroso, soprattutto per la curiosità di vedere se gli strascichi di un’accesa campagna elettorale si riverseranno su questa prima fase di attività amministrativa. Gianni Moscherini ed Anselmo Ranucci, nemici giurati nel corso del mese pre elettorale, condivideranno gli scranni dell’opposizione, così come Renato Bacciardi, che nel post voto ha avuto un acceso duello sui media con l’ex collega di giunta. E proprio Moscherini e Ranucci sono tra i personaggi su cui più si concentra l’attesa: il primo lancia sul proprio profilo Facebook l’appuntamento ai suoi, e tutto lascia pensare che anche in sede consiliare possa riproporre le questioni sulle incompatibilità che furono suo cavallo di battaglia in campagna elettorale; il secondo arriva in consiglio ad un mese quasi esatto dal post – poche ore dopo lo spoglio del primo turno – in cui annunciava il ritiro dalla vita politica. Sarà un’intenzione confermata o solo uno sfogo legato all’amarezza seguita alla sconfitta? Un nodo non da poco, dal cui chiarimento dipende anche il futuro in consiglio dell’ex sindaco Mauro Mazzola, primo dei non eletti: e c’è chi giura che proprio per questo motivo Ranucci avrebbe ricevuto più di un invito a mantenere il proprio posto in consiglio.