Riceviamo e pubblichiamo
La ragione principale dell’impoverimento della vita politica nel nostro Comune l’ha illustrata bene ieri Luca Benni, quando individuava nella mancanza di progettualità politica l’aspetto più macroscopico.
Cosa ci si deve attendere dalla classe dirigente locale per non far sentire estranei i cittadini? Certamente la capacità di soddisfazione dei bisogni primari della gente, quelli che non sono di esclusiva competenza del potere centrale. Ma poi anche il maggior respiro culturale da dare alla politica. Tutto questo stenta ad apparire su tutti i fronti, ma ciò che sorprende di più è la maggiore carenza del PD che proprio ieri con il suo neo segretario non ha saputo, o voluto, cogliere l’invito che proprio il vice sindaco Benni aveva rivolto all’opposizione di elevare il tono e la qualità del dibattito.
Un tempo il PCI si faceva vanto della sua “diversità” culturale. Oggi tutto questo appare sbiadito, e nel nostro Comune ancora di più, rendendo più difficile il compito di chi vuole considerare la politica un sistema di valori cui si ispirano i cittadini. Ci rassegniamo? Assolutamente no! Ci avviciniamo alla verifica elettorale e alla ripresa autunnale sentiremo la campanella dell’ultimo giro. La giunta guidata dal nostro sindaco Caci, che in questi primi tre anni ha fatto delle cose egregie, si accinge a serrare i ranghi e a fare quel salto di qualità programmatica necessario per essere considerati autorevoli come amministratori e come politici.
Personalmente gli rinnovo sinceramente la fiducia e gli affido il mio personale contributo al nuovo progetto che intende proporre. In primo luogo la riconsiderazione delle poste di bilancio, senza tagli, ma con diverse priorità, favorendo gli aiuti alle famiglie affrancandole dai costi dell’istruzione dei figli; la gestione del processo di riconversione dell’area Enel con attività sostitutive della centrale; la valorizzazione del Parco di Vulci che, se ben amministrato, può rilanciare il turismo culturale e ambientale; la creazione di mezzi di incentivazione di aziende private capaci di creare occupazione nel settore dell’innovazione del web. In tal senso creerò un laboratorio di idee aperto trasversalmente per meglio attrezzare il nostro sindaco nel predisporre il suo futuro programma.
Anche la Fondazione Vulci sta facendo un tavolo di riflessione per nuove attività nel Parco insieme ai sindacati confederali. Ecco, il fiorire di tutte queste iniziative, insieme a tutte le altre auspicate che potrebbero aggiungersi, fanno ipotizzare un nuovo “rinascimento” per Montalto di cui l’amico Caci potrà beneficiare in termini di idee di successo.
Marco La Monica
Assessore al Comune di Montalto di Castro