(ansa.it) La movida muove l’economia, anche con un potere d’acquisto limitato come spesso capita ai giovani: secondo un’analisi Nielsen, nel 2015 il valore economico del consumo di aperitivi è tornato a crescere (+2 milioni di euro). “L’aperitivo – rileva l’analisi economica – rimane l’occasione di consumo di bevande, alcoliche e analcoliche, che resiste meglio all’interno del macro comparto degli alcolici e che riesce a sviluppare vendite per circa 210 milioni di euro all’anno (+1,1% rispetto all’anno precedente)”.
Sempre secondo Nielsen, sono sostanzialmente due i motivi che stanno decretando il successo dell’aperitivo fuori casa: il ridotto potere d’acquisto della fascia giovane di clientela che preferisce spesso sostituire la cena con l’aperitivo, da qui la cosiddetta “apericena”, insieme con la coerenza con il cosiddetto “stile mediterraneo”, vale non lo sballo british-style ma un approccio all’alcol conviviale e misurato, nel quale il tradizione companatico ha una parte fondamentale.