Riceviamo e pubblichiamo
Duecento anni fa, sul fiume Beresina, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, si consumava la tragedia della spedizione di Napoleone Bonaparte contro la Russia. Migliaia di Italiani sono partiti verso le immense pianure dell’impero zarista, tra cui Pietro Miccinelli, ufficiale napoleonico di origine viterbese che è riuscito a sopravvivere alle battaglie e alla ritirata da Mosca tra ghiacci e assalti di cosacchi.
Ancora oggi quelle vicende sono poco conosciute e del destino di migliaia di combattenti, provenienti dai diversi territori dell’Italia di allora, non si conosce niente. Dei circa 45.000 soldati partiti per Mosca sono tornati poche migliaia. Di alcuni ci sono preziose testimonianza scritte, sotto forma di diari e di lettere scritte ai familiari, da sempre all’attenzione degli studiosi.
Quelle lontane vicende saranno rievocate giovedì 6 dicembre 2012 alle ore 17,00 aTarquinia, Palazzo dei Priori, Via dell’Archetto 4, nel corso di un convegno organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS). Interverranno Agostino Bagnato, scrittore, autore del libro L’anno 1812. La Russia brucia. Per una biografia collettiva degli Italiani nella steppa; Massimo Coltrinari, generale, storico, Centro Alti Studi Difesa; Sergej Shevchenko, economista, dirigente Sberbank di Mosca; Gianfranco Landi, Centro Studi Luciano Bonaparte. L’incontro sarà coordinato da Massimo Luccioli, scultore, dirigente di STAS. Per l’occasione è stata allestita una mostra di diciotto dipinti che il maestro Salvatore Miglietta ha dedicato alle principali vicende della Campagna di Russia nel 1812. Al termine dell’incontro saranno proiettati documenti storici tratti da filmati che affrontano il tema della spedizione e del ritiro dalla Russia.
«Quella guerra è storia italiana a tutti gli effetti», ha scritto recentemente lo storico Sergio Romano. E’ con questo sentimento che la Società Tarquiniense di Arte e Storia intende trattare la materia, anche per rendere giustizia alla memoria di coloro che non sono tornati.
Segreteria Società Tarquiniense di Arte e Storia