di Fabrizio Ercolani
Anche il Grosseto tiene molto all’ambiente (calcistico). Una frase forte e volgare scritta sui social contro Greta Thunberg, la giovane attivista svedese divenuta il simbolo della tutela dell’ambiente, è costato la panchina al vice allenatore dei Giovanissimi A dell’Us Grosseto.
Ripercorriamo in breve la vicenda. Sul profilo social dell’allenatore appare questa frase: “Questa t….! 16 anni può andare a battere, l’età l’ha!”. Una frase che non è passata inosservata e che ha portato il club di appartenenza al licenziamento immediato. Questa la nota: “In seguito a quanto apparso sui social, l’Unione Sportiva Grosseto 1912 comunica il licenziamento del vice allenatore dei Giovanissimi A, per un comportamento non consono alla linea tracciata dalla società che punta sui valori morali prima ancora che sui valori tecnici. Vista la gravità di quanto affermato la società ha provveduto a sollevare lo stesso dall’incarico con effetto immediato, dissociandosi completamente dalle affermazioni lette su Facebook e riservandosi di procedere per vie legali per tutelare la propria immagine nelle sedi opportune”. A nulla sono valse le scuse pubbliche dell’allenatore.
Ha fatto bene il club a rendere questa decisione? Prima di dare un giudizio è necessario rispondere ad alcuni semplici quesiti: l’allenatore bravo è solamente quello che vince a ripetizione dei campionati o è anche colui che riveste il ruolo di educatore? Un allenatore è un modello da seguire per i ragazzi che allena soprattutto a quell’età? E poi andrebbe aperta una parentesi sul ruolo dei social per gli allenatori ma questo sarà oggetto di una riflessione a parte. Per ora limitiamoci a questo: presa di posizione giusta o troppo severa da parte della società. A voi commenti e riflessioni.