Riceviamo e pubblichiamo
Dopo l’interessante convegno svolto a novembre 2013 sulla Permacultura, l’Università Agraria ha deciso di sperimentare la biodinamica, in regime di coltivazione biologica, firmando un accordo con l’ISLA srl. «Abbiamo scelto un partner all’avanguardia nel settore. – dichiara l’assessore al centro aziendale Renzo Bonelli – Una ditta di Tarquinia con anni di esperienza, importanti riconoscimenti di natura internazionale, nonché ottimi risultati sul campo. La sperimentazione riguarderà un appezzamento di terreno di circa 10 ettari, tra i meno produttivi, per verificare l’efficacia del trattamento. È previsto l’uso di prodotti con batteri azoto fissatori e microrganismi utili, accuratamente selezionati e particolarmente attivi in ogni condizione. Il principio è fissare a terra l’azoto presente nell’aria e non aggiungerne altro. Il tutto in maniera naturale eliminando in agricoltura la sintesi chimica. Altro obiettivo la mobilizzazione del fosforo, con i medesimi principi. Il tutto sarà in regime biologico, permettendo di ridurre a zero l’uso di altri fertilizzanti, nel rispetto dell’ambiente e con notevole risparmio economico».
«Ringraziamo l’Università Agraria, da sempre sensibile ai temi che riguardano la salvaguardia dell’ambiente, per la disponibilità dimostrata a sperimentare queste soluzioni innovative, in grado di abbattere gli apporti di fertilizzanti sintetici su un territorio già ampiamente compresso dal punto di vista microbiologico a causa degli eccessi chimici degli ultimi 40 e 50 anni. – spiega il dott. Roberto Ercolani, responsabile dell’ISLA srl – Distruggere è facile, ricostruire è difficile ma le moderne nanobiotecnologie garantiscono risultati notevoli in tempi brevi. Un settore nuovo che sta progressivamente entrando nella cultura agricola italiana». «Ogni ettaro sarà trattato con 6 chili, – conclude l’assessore Bonelli – mentre i fertilizzanti chimici richiedono almeno 200 chili per la sola concimazione primaverile. Ciò permetterà di ridurre in modo significativo anche lo smaltimento dei sacchi contenenti il prodotto. Una volta effettuato il raccolto per zone omogenee, saranno valutati gli effetti e i risultati. Doveroso il ringraziamento all’ISLA srl, una grande realtà di Tarquinia».