Riceviamo e pubblichiamo
Nonostante le varie critiche ricevute dai mass media, gli studenti credono fermamente nei propri ideali e sono pronti a manifestare il loro dissenso per i tagli scolastici e la privatizzazione dell’istruzione.
Il Cardarelli è occupato da lunedì pomeriggio. I ragazzi non hanno intenzione di lasciare l’edificio almeno fino a giovedì. Leggi errate, che vanno a colpire la libertà e l’istruzione dei giovani liceali, indignano gli studenti di Tarquinia che, dopo Roma, Viterbo, Montefiascone, Tuscania e Caprarola hanno deciso di occupare la struttura scolastica.
Sono state svolte numerose assemblee per informare chi ancora ignorava i rischi di un silenzio troppo prolungato; i dibattiti si sono svolti nel Cinema Etrusco a termine della mensile assemblea d’istituto. Agli studenti è stata proposta l’autogestione, che chiaramente non è una forma di protesta, e dopo averla rigettata a gran voce da lunedì 26 novembre, con la guida di Rachele Contestabile, Alessio Lodi, Lorenzo Sistoni, i rappresentanti della sede centrale, e Pamela Rosati, la rappresentante della sede del Lido, gli studenti hanno dichiarato lo stato d’occupazione.
Ma cos’è l’occupazione? “È il modo estremo che abbiamo di manifestare e di dimostrare tutta la nostra disapprovazione verso la legge Aprea che lede i diritti della scuola pubblica e di noi stessi studenti” dice uno degli occupanti.
Molte sono state le critiche all’organizzazione, in quanto è in corso un’”occupazione bianca”: tutti coloro che lavorano nell’istituto ne hanno libero acceso, in modo che nessuno venga privato del diritto al lavoro, uno dei principali motivi per i quali i liceali si stanno battendo, otre a quello che è il diritto all’istruzione. Infatti “oggigiorno si può essere ricchi e ignoranti per una generazione, ma non per due”. E se è vero che un popolo ignorante è più facile da manovrare, con queste azioni gli studenti vogliono dimostrare di non essere burattini nelle mani dello Stato. I fili sono stati recisi: le marionette hanno iniziato a camminare. È il momento di lottare.
Comitato degli studenti I.I.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia