Un esposto indirizzato al sindaco di Tarquinia, alla Asl locale, a Rfi Rete ferroviaria italiana e ai Nas: è quanto fatto dal Codacons Lazio per denunciare “la situazione di degrado generalizzato e certamente al di sotto della soglia di decenza in cui versa la stazione ferroviaria di Tarquina”.
Ne dà notizia la presidente del coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori del Lazio, Sabrina De Paolis, che rincara la dose: “Dalle numerose segnalazioni ricevute dall’associazione, si è venuti a conoscenza anche della circostanza che non vi sono bagni pubblici, e qualora ci fossero, sono chiusi, come del resto la biglietteria e il bar. Il repertorio del degrado conta anche illuminazione che dal soffitto è appoggiata a terra, bandoni che impediscono l’accesso alla scala, calcinacci ovunque”.
“Al turista che capita nella stazione della cittadina etrusca per andare a visitare le bellezze medievali oppure per recarsi al lido, può sembrare, in realtà, di essere capitato in una stazione bombardata. – conclude De Paolis – Il Codacons auspica che in brevissimo tempo sia ripristinato uno standard accettabile, e soprattutto che siano aperti immediatamente i bagni pubblici, poiché si tratta di un servizio essenziale. In caso contrario, provvederemo ad inoltrare la denuncia alle autorità competenti”.