La nuova inchiesta della Procura di Roma di cui si dà notizia tra ieri e oggi sulla stampa nazionale (qui il link all’articolo su Repubblica.it) pare toccare anche temi vicini alle cronache tarquiniesi degli ultimi tempi.
Le indagini, che coinvolgono trenta persone ed altrettante società, insistono sulla regolarità di concessioni e finanziamenti pubblici, su alcuni episodi corruttivi e su una serie di violazioni tributarie, e vedono tra i nomi di spicco quello di Maurizio Venafro, uomo che le stesse cronache riportano come, almeno in passato, molto vicino al Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Venafro – e qui veniamo al collegamento con le cronache tarquiniesi – risulterebbe indagato per aver prestato una consulenza (il cui prezzo sarebbe attorno ai 70mila euro) per conto di una società di servizi idroelettrici successivamente alle sue dimissioni dal capo di gabinetto alla Regione: prestazione che i pm riterrebbero essere la corruzione di una concessione che la stessa società ebbe con la Regione Lazio anni prima.
Ebbene, quella società, secondo Repubblica, sarebbe la Energie Nuove Srl di Fabrizio Centofanti (anche lui, pare, coinvolto nelle indagini): la stessa che sta completando la realizzazione dei molto discussi generatori idroelettrici in zona ex Cartiera, sul fiume Marta, a Tarquinia, con le forti polemiche che nei mesi scorsi hanno coinvolto anche il Consorzio di Bonifica. Tra l’altro, proprio nei giorni scorsi il nome della srl era tornato improvvisamente alla ribalta delle cronache tarquiniesi perchè sarebbe legato a quello della società che vorrebbe realizzare mediante project financing il nuovo cimitero cittadino.