La Processione del Cristo Risorto come Patrimonio Unesco: la proposta di Manuel Catini per riavviare l’iter della candidatura

Cristo Risorto - Tarquinia

Una proposta per valorizzare il patrimonio immateriale di Tarquinia in vista dell’Anno Santo 2025: è quella lanciata da Manuel Catini attraverso i suoi canali social, che invita a riavviare l’iter per la candidatura della Processione del Cristo Risorto nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Un’idea che nasce dalla volontà di riconoscere ufficialmente una delle tradizioni religiose più sentite del Lazio, capace di coinvolgere l’intera comunità cittadina nella Domenica di Pasqua.

Una tradizione secolare radicata nella comunità tarquiniese

La proposta di candidatura si fonda su elementi storici e culturali consolidati. Le prime attestazioni della Processione del Cristo Risorto risalgono almeno al XVII secolo, mentre la statua portata in processione – realizzata nel 1832 dallo scultore Bartolomeo Canini – rappresenta un’opera di rilievo ispirata ai modelli neoclassici di Pietro Tenerani. Ogni anno, il corteo pasquale attraversa il centro storico di Tarquinia coinvolgendo portatori, bande musicali, cittadini e visitatori, rappresentando un momento rituale di forte coesione sociale e di trasmissione intergenerazionale del patrimonio culturale.

I criteri per il riconoscimento e un invito all’unità

Secondo Catini, la manifestazione soddisfa pienamente i requisiti richiesti dall’UNESCO: dalla continuità nel tempo alla funzione sociale e rituale, dal radicamento nel territorio alla trasmissione dei saperi tra generazioni. “È il momento di fare tutti squadra – conclude – affinché questa storia venga ascoltata”. L’Anno Santo 2025 si profila così come occasione per promuovere e tutelare formalmente la Processione del Cristo Risorto, candidandola tra le espressioni culturali che l’umanità ha il dovere di conservare e tramandare.