“La Maledizione del primo Ciak”: a Tarquinia social scatenati dopo il diniego di Giulivi alle riprese del film con Johnny Depp

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Scatenati così, i social, forse non lo erano stati mai, nemmeno nei giorni di annuncio delle ZTL: il diniego ribadito a gran voce – in un’ormai iperdiffusa intervista su un notiziario web – dal sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi per le riprese del film “In the hand of Dante” ha letteralmente infuocato il vocio cittadino che, su internet, trova pieno sfogo.

La vicenda in breve

Prima di tutto, i fatti: da qualche giorno la Tuscia – nello specifico in queste ore Viterbo, dove stamani era in atto una vera e propria “caccia alla star” – ospita il cast e la troupe intenti a realizzare le scene del film ispirato al libro di Nick Tosches con protagonista il Sommo Poeta, diretto da Julian Schnabel e affidato a star internazionali del calibro di Jason Momoa, Gerard Butler, Gal Gadot e Johnny Depp, la cui casa di produzione ha acquisito i diritti cinematografici del romanzo.

Secondo quanto trapelato dalla stampa, alcune scene sarebbero in programma anche a Tarquinia. Il condizionale è d’obbligo, perché le parole di Giulivi chiudono la porta in modo quasi definitivo: “C’è un regolamento che dice che per quelle date non fanno più in tempo”. Con ulteriori risposte che confermano altrettanta rigidità anche in vista di eventuali, future richieste.

Le reazioni in città

La prima reazione tarquiniese si divide tra l’ironia e la critica aspra: dai meme su “I Pirati dei Caraibi e la città fantasma” all’amarezza di chi, invece, vede per la città un’opportunità persa. Non tanto in termini di visibilità, quanto di ricaduta economica, in un periodo oltretutto di bassissima stagione in cui ad albergatori e ristoratoti – su tutti – una boccata d’ossigeno non farebbe male.

La motivazione addotto da Giulivi, al di là del richiamo alle regole – ma la documentazione sulla ZTL era tutta a filo di normativa quando sono state accese le prime telecamere? – parla di tutelare la città da eventuali danni prodotti dalla troupe. Meno comprensibile il richiamo del primo cittadino agli addobbi natalizi, altro passaggio che gli è valso qualche ironia social.

Resta da capire, in questi giorni, se c’è margine per trovare una formula congeniale a città e produzione per la soddisfazione di tutti, e provare a comprendere se prima della richiesta “fuori tempo massimo” di cui parla il sindaco ci fossero stati contatti di qualche tipo tra produzione e Comune di Tarquinia che, a tal proposito, ha una delega appositamente ideata e affidata all’assessore Alessia Mancini.

Tarquinia e il cinema, legame duraturo

Quello tra Tarquinia e il cinema – inteso come attività di produzione – è un legame a lungo termine: la storia passata racconta di tante, importanti produzioni realizzate in città, da Pinocchio di Comencini a Giordano Bruno. Un rapporto rafforzatosi negli ultimi anni, quando la città è stata location per film di prestigio come le pellicole di Alice Rohrwacher, “Lazzaro Felice” e “La Chimera”, protagonista al Festival di Cannes, a “Il peccato” del maestro russo Konchalovskij, sino al “Troppa Grazia” che nel 2018 portò a Tarquinia Alba Rohrwacher ed Elio Germano.