di Donatella Cea
La prossima notte, quella tra il 27 ed il 28 Luglio 2018, dall’Italia sarà visibile l’eclissi di Luna più lunga del secolo. Per osservarla sarà sufficiente guardare in direzione Sud-Est e aspettare le 20.30 (a livello del mare), l’orario del sorgere del nostro satellite sull’orizzonte. Dal momento in cui sarà visibile, la Luna sarà già all’interno del cono d’ombra formato dalla Terra, quindi l’eclissi avrà già avuto inizio, ma non sarà un problema. Anzi, l’eccezionalità di questo evento astronomico sta proprio nella durata: la totalità dell’eclissi, ovvero il tempo che la Luna passerà completamente immersa nell’ombra creata dal nostro pianeta, durerà un’ora e 44 minuti. Quindi ci sarà parecchio tempo per osservare questo fenomeno astronomico in cui la Luna si tingerà di rosso.
Ma perché proprio di rosso? Se nella storia furono raccontate molte affascinanti leggende riguardo la Luna di sangue, oggi sappiamo che questo colore, come l’azzurro del cielo e del mare, ma anche il rossore che rende i tramonti tanto romantici, sono dovuti ad un fenomeno fisico noto come scattering Rayleigh. Questo fenomeno fu spiegato verso la fine dell’Ottocento dal fisico inglese John William Strutt terzo barone di Rayleigh, che studiò i fenomeni di rifrazione della luce nell’atmosfera.
La luce bianca proveniente dal Sole non è altro che la sovrapposizione di onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda variabile, da noi percepite come violetta, fino alla radiazione che ci appare rossa, passando per il blu, il verde, giallo e arancione. La lunghezza d’onda della luce blu è la più piccola e pertanto la più diffusa dalle piccole molecole presenti nella nostra atmosfera, pertanto è quella che viene maggiormente diffusa, in tutte le direzioni, infatti da qualsiasi parte guardiamo riceviamo una frazione di questa luce che ci fa apparire il cielo e il mare di colore azzurro.
Al tramonto, invece, la luce solare deve attraversare uno strato più spesso dell’atmosfera, quindi la luce blu viene diffusa maggiormente e solo la luce rosso/arancione giunge fino a noi. Questo è esattamente quello che accade al Sole al tramonto che ci appare rosso per via dello scattering Rayleigh, e più grande per un effetto ottico, ovvero per il confronto con alberi e case il Sole ci sembra molto più grande rispetto a quando è alto nel cielo.
La stessa cosa accadrà anche domani alla Luna, che si tingerà di rosso sangue per via della riflessione della luce e non per preannunciare l’Apocalisse, come si può leggere negli allarmanti versetti biblici in Gioele 2:30: “E farò prodigi nei cieli e sulla Terra: sangue, fuoco e colonne di fumo. Il Sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno del Signore”.
Oggi, grazie alla scienza, il carattere mistico legato alle eclissi si è completamente perso. Sin dall’antichità gli uomini hanno avuto paura e al contempo rispetto per questi rari eventi astronomici, collegandoli spesso a miti e leggende, come ad esempio la leggenda del drago: le testimonianze cinesi raccontano come, in previsione di un’eclissi, tamburi e arcieri reali dovessero essere pronti per spaventare e combattere il drago che divorava il Sole o la Luna, perché la sua scomparsa, seppure per pochi minuti, era infatti un pessimo presagio.
Oppure nel Medioevo si pensava che le eclissi di Luna fossero opera delle streghe, che obbligavano la Luna stessa ad avvicinarsi alla terra per deporre una sorta di rugiada schiumosa sulle erbe necessarie alle fattucchiere per ogni sorta di sortilegi. Quindi, per impedire che la Luna udisse queste formule malefiche, all’inizio delle eclissi tutti gli abitanti dei villaggi si mettevano a correre sui campi facendo un fracasso infernale, agitando campanacci da mucca, martellando lastre di rame e di bronzo, percuotendo incudini e urlando come pazzi.
Ma a prescindere dalle superstizioni, ancora oggi si presta molta attenzione alle testimonianze riguardanti la Luna rossa, al fine di dare a questi eventi un carattere scientifico e di utilizzarli nella datazione. Ad esempio, al termine della crocifissione di Gesù sarebbe apparsa una luna rossa come il sangue. Ciò sarebbe avvenuto solo se Gesù fosse stato crocefisso il 3 aprile del 33, una data accolta da molti studiosi. Quindi, al di là del fascino e dell’importanza per gli astronomi, le eclissi hanno letteralmente segnato la storia del mondo, infatti è grazie ad esse che viene ricostruita la cronologia della storia umana.
Credit: http://www.alsaweb.it/; NASA