Riceviamo e pubblichiamo
Sono giorni che il candidato a sindaco di Tarquinia, Alfio Meraviglia, mi tira in ballo, spesso in modo inopportuno. Il giovane Meraviglia sostiene che in cinque anni non si è fatto nulla e, quel poco che si è fatto, è stato catalogato, in maniera sprezzante, come opere inutili. Non so qual’é il termine di paragone che il giovane salvatore della patria adopera per differenziare le opere utili da quelle inutili. Ad esempio se avessi fatto una discarica all’Ara della Regina l’avrebbe considerata utile o inutile? Se avessi costruito un’intera lottizzazione sulle dune a Marina Velca l’avrebbe considerata utile o no? Mi piacerebbe sapere se sono utili o inutili gli acquedotti rurali della Farnesiana e del Borgo dell’Argento, la ristrutturazione di tutta la cinta muraria, le nuove pavimentazioni del centro storico, tutte le nuove illuminazioni artistiche delle chiese, i collettori fognanti di Valverde, di via Ansedonia, di Marina Velca e Tarquinia lido, i parchi ‘Falcone e Borsellino’, di via Aldo Moro, il parcheggio Dasti, Palazzo Bruschi, il teatro, la piscina, il depuratore delle Saline, i marciapiedi che tanto deride, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la ristrutturazione del Palazzo comunale e della scuola Ettore Sacconi, per ricordare soltanto alcune opere realizzate. Perché se il giovane Meraviglia dovesse considerarle inutili, sarò contento di essere stato un assessore inutile e sarò contento di non aver messo in vendita l’Avad, le scuole e il palazzetto dello sport. Sarò inoltre contento di non aver messo, in tre anni da consigliere provinciale, un semplice cartello con l’indicazione di Tarquinia, all’uscita della superstrada. Se poi tutto deriva dal nervosismo di aver capito che i cittadini non stanno ricadendo nel trappolone preparato dai vecchi marpioni del “ci penso io” mi dispiace, per modo di dire, ma non posso farci molto. Non è con le accuse, le volgarità, le false insinuazioni che può recuperare quella fiducia ormai persa. Il 7 maggio ne avrà la sacrosanta riprova.
Assessore ai Lavori Pubblici Anselmo Ranucci