di Attilio Rosati
Oramai è certezza: i ragazzi di Patron Santori si dovranno giocare la permanenza in categoria alla singolar tenzone dei play out. Si poteva sperare vincendo ad Albano, ma l’impresa era onestamente abbastanza difficile e, forse, i ragazzi, oramai stanchi dalla lunga ricorsa, non avevano nemmeno la lucidità necessaria per tentare l’impresa.
Nel primo tempo, forte pressione sulle fasce da parte di Elisei e Martelli che però predicavano nel deserto, poco sostenuti dal resto della falange. Lo stesso Granato, troppo isolato sul fronte d’attacco, ha avuto scarse opportunità di rendersi pericoloso. Quanto agli albesi, quarantacinque minuti di assalti vanificati da una difesa attenta e ispirata, tanto che la prima frazione di gioco si chiude a reti inviolate. L’unico vero pericolo, Casali lo corre su un azione di Bez che partito in chiara posizione di fuorigioco, rompe il palo della porta avversaria.
Nella ripresa i ragazzi di Mister Di Franco entrano in campo più decisi e dopo cinque minuti si divorano un gol clamoroso: malinteso in difesa che libera Angrisani al tiro, questi riesce a superare anche Casali, ma sparacchia sull’esterno della rete.
Ci vorrà un calcio d’angolo, alla mezz’ora, per sbloccare il risultato: De Oliveira pesca la testa di Amico che insacca imparabilmente. Corneto avanti a testa bassa nel tentativo di rimontare; all’ultimo minuto del tempo regolamentare, atterramento in area di Granato da parte di Attardo, il rigore è solare ma il direttore di gara non se la sente e finge di non aver visto nulla.
Proteste e frustrazione favoriscono il secondo gol dell’Albalonga a tempo oramai scaduto, lo segna con un bel diagonale Formica (classe ‘94).
Poco prima del fischio finale, Bordo sigla la rete dell’onore. Domenica, al “Bonelli”, arriverà un Montefiascone oramai salvo e, forse, pago dei quarantadue punti conquistati; una vittoria sarebbe strategica in chiave play out.