VETRALLA – La juniores della Corneto è campione regionale. Il fischio finale dell’arbitro Donato fa esplodere la gioia di tutto l’entourage tarquiniese e di tutti i ragazzi che sabato dopo sabato hanno lottato per conseguire un traguardo veramente importante.
Un campionato cominciato in maniera scoppiettante, 15 vittorie su 15 partite, un girone d’andata perfetto. Si parlava di juniores dei record, si cercava nel libro dei guinness, il record di vittorie consecutive, poi un naturale e fisiologico calo. Un vantaggio che da abissale sabato dopo sabato si assottigliava, quei dodici punti lentamente calavano, con l’ombra del Civitavecchia che si avvicinava sempre di più. Lo scontro diretto perso in maniera immeritata sul sintetico di Civitavecchia, complici alcune decisioni arbitrali nefaste, i punti di vantaggio che diventano tre. Paura, timore, nervosismo che prendevano il sopravvento. Poi una sciagurata partita casalinga con la Corneto che rimane in otto e quel rigore al 94, sembrava aprire l’orlo che avrebbe fatto precipitare i ragazzi di mister Bonelli, nel baratro. Le mani di Biagioni però compiono un autentico miracolo e la Corneto rimane con un piccolo ma preziosissimo punticino di vantaggio. Baratro che si ripresenta la settimana successiva a Montefiascone. Una sconfitta senza se e senza ma; questa volta però a riaccendere la speranza dei giovani della Corneto, la contemporanea sconfitta del Civitavecchia sul campo del Pescatori Ostia lascia tutto immutato. Poi la sosta, piovuta come una manna dal cielo. La Corneto alla ripresa sembra un’altra squadra: 6 a 0 al Tolfa, 5 a 0 al Pian due Torri ed infine questa vittoria fondamentale sul campo della Foglianese. Sarebbe stato ingiusto, dopo essere stati in testa dall’inizio alla fine, abdicare sul più bello. Per fortuna, questo non è avvenuto e la gioia di mister Bonelli e dei suoi ragazzi è potuta esplodere. Una gioia vera, autentica che liberava i giovani calciatori di tutta la pressione, la paura, il timore accumulati durante tutto l’arco dell’anno. Anche quest’anno in riva al Tirreno si può nuovamente gridare la parola “Campioni”.
Fabrizio Ercolani