Sei candidati sindaco, sedici liste complessivamente iscritte, 251 candidati in corsa per la carica di consigliere: sono numeri monstre quelli delle elezioni amministrative a Tarquinia, con una corsa scattata ieri e che durerà almeno sino all’11 giugno. Quel giorno, se nessuno dei candidati sindaco avrà raccolto il 50% più uno dei consensi, la contesa si prolungherà per altre due settimane, sino al 25 giugno, con il ballottaggio tra i primi due candidati più votati per scegliere il nuovo sindaco della città etrusca. Calcolatrice alla mano, si scopre che n pratica è candidato l’1,6% della popolazione cittadina: stimando attorno a 11.000 il numero di coloro che si recheranno al voto, la statistica parla in media di 44 voti a candidato consigliere, ma la possibilità della doppia preferenza uomo donna “droga” un po’ un simile calcolo.
Isabella Alessandrucci, Renato Bacciardi, Ernesto Cesarini, Pietro Mencarini, Gianni Moscherini e Anselmo Ranucci: questi, in rigoroso ordine alfabetico, i sei candidati sindaco. Non è un record: cinque anni fa furono sette, con il vincitore Mazzola assieme a Meraviglia, Minniti, Celletti, Cesarini, Marzoli e Calisti. Allora, però, i candidati consigliere furono “soltanto” 223, con quattordici liste a sostegno dei sindaci.
La diversa legge elettorale rende, invece, meno “popolosa” la folla dei candidati montaltesi. Come ormai noto da qualche giorno, a sfidare il sindaco uscente Sergio Caci saranno Alessandro Lucherini e Francesco Corniglia. La regola per i comuni inferiori ai quindicimila abitanti non prevede il ballottaggio – per cui già dopo l’11 giugno lo spoglio decreterà come sindaco chi avrà preso anche un solo voto in più degli avversari, indipendentemente dalla percentuale – né le liste a sostegno. Sono in lizza, perciò, tre liste per un totale di 33 candidati.