Riceviamo da Rifondazione Comunista provinciale, ART1- LEU provinciale, PCI provinciale e Liste civiche Vetralla 2030 e Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
La notizia dell’ulteriore declassamento della nostra provincia sulla qualità della vita è la dimostrazione reale e veritiera di una condizione indegna per un territorio che offre tanto, i parametri usati ci mostrano una fotografia umiliante di come viene governata. Di questo dobbiamo prenderne atto, come la gestione politica abbia fallito su tutti i punti, l’appello a Draghi sulle scorie nucleari ne è un esempio importante.
La candidatura di Arianna Centini, nasce da una scelta unitaria e condivisa, del coordinamento, per avere una voce a sinistra e un’opposizione all’interno dell’ente, che non è più presente da tempo, i nostri NO alle scorie nucleari, NO alla gestione dell’acqua privata, No alla Tuscia come discarica per i rifiuti della regione Lazio, avere più investimenti per la Sanità pubblica e per la pubblica istruzione sono i nostri punti fondamentali, uno sviluppo che come abbiamo visto manca da troppo tempo e oggi escono i risultati, l’arrivo tanti euro che fa gola speriamo non si risolva ancora una volta nel nulla.
Una candidatura rivolta a chi vede nella proposta un’opportunità, una differenza, noi chiediamo il voto a tutti i consiglieri che ormai stanchi hanno voglia di alzare la testa e non accettare più i pesanti compromessi in atto e che vogliono ridare dignità e rispetto alla POLITICA al contatto e alle problematiche dei cittadini che li hanno sostenuti con il voto, che purtroppo spesso viene disatteso, a tutti i consiglieri liberi che vogliono combattere per il nostro territorio per questi motivi noi abbiamo deciso di NON SOSTENERE nessun candidato Presidente.
Il Coordinamento EcoAmbiente e Lavoro che sostiene la candidatura di Arianna Centini ha fatto un passo avanti importante, essere riusciti ad unire su progetti comuni le varie anime della sinistra, un atto politico di progresso e democrazia. Altri partiti hanno ritenuto fare scelte diverse che più li rappresentano… che sono più nelle loro corde…
Una candidatura femminile perché le donne sono riuscite a dimostrare più determinazione e coraggio e portatrici di un punto di vista dove la diversità è ricchezza.
La riforma del 2014 per abolire le provincie ha creato enti abrogati come metodo di voto, un’anomalia piuttosto sgradevole… se le Provincie debbono restare allora riportiamo il voto democraticamente tra i cittadini… altrimenti continueremo ad assistere a giochi politici e faide tra politicanti