di Leo Abbate
Stavolta, niente ricette di cucina, la partita c’è stata eccome! Purtroppo, sfogliando la solita stampa romano centrica (gratis, perché certi fenomeni editoriali non vanno sostenuti più di quanto già non faccia lo Stato), faziosa e servile, adusa a considerare perfino il calcio giovanile e dilettantistico in guisa di una facile e comoda mangiatoia, emergono opinioni artificiose e talmente lontane dai fatti da costituire una vera e propria impostura. Pazienza, tanto oramai questo paese girerà così, ancora per poco.
I ragazzi di Mister Bonelli hanno fatto uno sforzo risibile per vincere questa partita; vero anche, però, che non hanno fatto nulla per perderla. Condizionati ancora una volta da assenze e acciacchi vari, sono scesi in campo armati di buona volontà, se non proprio d’entusiasmo ma dopo un paio di innocue incursioni del Tor di Quinto, su calcio d’angolo battuto da Marioni Casali in uscita viene platealmente trattenuto per un braccio da Berillo; in tal guisa ostacolato, giunge in ritardo sulla palla ed Attili ne approfitta per insaccare la più facile delle occasioni. L’arbitro, a due passi, intento a riflettere sui massimi sistemi, non si avvede di nulla e convalida la rete. Garbate, per quanto energiche, le rimostranze del portierone etrusco, che naturalmente vengono serenamente ignorate.
Il colpo più grosso lo subisce il morale collettivo, ma nonostante ciò Codoni e compagni tentano di reagire. Nel farlo si espongono al contropiede dei locali e al 21’ la classe di Marioni fa la differenza: il centravanti inventa un delizioso colpo di tacco che smarca Iannettone, mandandolo in rete praticamente a porta vuota.
Nel secondo tempo l’atteggiamento del direttore di gara (era di Roma e arbitrava a Roma una squadra di Roma, se po’ fa’?) rendeva nervosi i ragazzi che cominciavano a far messe di ammonizioni (Sistoni, Meloni, Rosati) e rimediavano anche un’espulsione davvero cervellotica: si era al 37’ della ripresa, quando nell’unica volta che i romani erano riusciti ad avvicinarsi di nuovo alla porta di Casali, un lancio di Berillo pescava Attili in fuorigioco chilometrico, tiro e terza rete. Sistoni si avvicina con il massimo garbo al direttore di gara per osservare che c’era un fuorigioco solare e questi, a coronamento di una mirabile prestazione, lo caccia dal campo. Un’espulsione tanto pesante quanto inopportuna ma si sa, bisogna pensare al futuro, le squadre romane mica finiscono oggi!
Poco concludenti. i ragazzi della Corneto non erano nella migliore giornata. È mancato l’orgoglio, è mancata la grinta, è mancata la voglia di lottare e soffrire, che sono ingredienti fondamentali in ogni vittoria. Il risultato mente, per le ragioni che abbiamo esposto.
“Il diavolo è un ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini”
Karl Kraus