15 punti in cinque partite, prima a punteggio pieno, 6 reti subite, 16 realizzate: sono i numeri del miracolo che i ragazzi della juniores stanno costruendo, settimana dopo settimana, su tutti i campi della Regione. I Bernocchiani erano una squadra assai tosta, capace di colmare il gap tecnico con un gioco ruvido, ai limiti del regolamento e Mister Granato (che sostituiva Mister Bonelli assente per motivi personali) ha dovuto faticare molto per impedire che il testosterone prendesse il sopravvento sulla tecnica calcistica.
La partita è stata leggendaria. Dopo 35 secondi Rosati insacca un bel diagonale di sinistro e l’arbitro annulla incomprensibilmente. Mister Granato si accorge che i suoi ragazzi sono consapevoli dell’ingiustizia e li invita alla calma uno ad uno, chiamandoli per nome. Passano altri dieci minuti e Arcorace, su calcio d’angolo, si getta a capofitto in area, incorna una palla difficilissima e la spedisce perentoriamente alle spalle del numero uno bernocchiano. 0 a 1.
Assalto all’arma bianca e in venti minuti la compagine romana segna due reti su altrettante disattenzioni difensive degli etruschi. 2 a 1.
Nel secondo tempo, ritrovata la calma, i rossoblù giocano venti minuti di calcio stratosferico. Codoni parte sulla fascia, tira in porta, il tiro si trasforma in un assist per Rosati che, lesto, insacca il goal del pareggio.
Botte da orbi a centrocampo, Martelli si invola nonostante le numerose strattonate, vede Rosati correre verso l’area e gli serve su un piatto d’argento la palla per il colpo del ko. 2 a 3.
Da quel momento, tutti si disinteressano del pallone e cominciano ad effettuare esperimenti sulla soglia del dolore usando gli avversari come cavie. L’arbitro, che non è amante della scienza, distribuisce tre espulsioni (due a danno del Casal Bernocchi, una della Corneto Tarquinia), otto ammonizioni ufficiali e quattordici ammonizioni verbali.
Una vittoria sofferta nel vero senso della parola, ma utile, perché allontana le immediate inseguitrici.
La Civitavecchiese e il Pian due Torri pareggiano entrambe e si fermano a 4 lunghezze di distanza. Il migliore in campo è stato Giovanni Cruciani da Montalto, difensore centrale, che ha salvato il risultato lottando come un dannato, aiutato validamente da Cristiano Ciurluini. Avanti tutta.
Leo Abbate