Riceviamo da Mauro Rotelli e pubblichiamo
Mete alternative, target di riferimento, accessibilità. Di questo e molto altro si è parlato ad “Itinerari fuori dalle solite rotte”, focus di approfondimento tematico allo stabilimento Il Gabbiano di Montalto cui ho portato i miei saluti insieme al presidente del consiglio comunale di Montalto con delega al Turismo Emanuele Miralli.
All’incontro, moderato dal giornalista Mattia Ugolini, hanno partecipato esperti con incarichi in “ruoli chiave” per la valorizzazione turistica: Sandro Pappalardo del cda dell’Enit, John Portelli direttore generale Roma Cruise Terminal, Gianluca Caramanna componente dell’Osservatorio nazionale del Turismo, Sergio Berlenghi responsabile delle Relazioni istituzionali e rapporti con il territorio Aeroporti di Roma.
Molti i temi sul tavolo: in primo luogo la ricchezza di potenzialità della Tuscia ed il necessario sviluppo dell’accessibilità per permettere il consolidamento di un turismo che non sia esclusivamente “mordi e fuggi”. Fondamentale, a questo riguardo, il completamento della Trasversale, per garantire anche un legame più stretto e sinergico con Civitavecchia che possa veicolare i flussi crocieristici.
Gli interventi hanno evidenziato la crescita esponenziale del turismo “di lago” e la forte valenza della creazione di un brand di comunicazione in grado di identificare immediatamente un territorio. Come è successo per le Marche e lo sviluppo del turismo sportivo grazie all’utilizzo degli spot con Roberto Mancini, ct della nazionale, la Tuscia potrebbe facilmente usare diverse peculiarità: termalismo, enogastronomia, relax. La chiave per una crescita organica e duratura però, come evidenziato da tutti i relatori, è la capacità di fare rete. In un’ottica di sviluppo, l’elemento vincente è la sinergia tra istituzioni, imprenditori e ricettività.