La Mostra, realizzata con i patrocini del Comune di Monte Argentario e della Regione Toscana, si articola su una selezione di circa trentacinque opere.
Curata da Giammarco Puntelli spazia da dipinti recenti ad altri più remoti, delineando nel loro insieme la creatività poetica e il piglio sempre originale del Maestro. Un percorso il suo, coerente verso il colore, segnato da una disposizione intellettuale che offre una creatività cristallina e al contempo atmosfere naturalistiche di rara suggestione e di pittura vera.
La mostra resterà aperta tutti i giorni fino al 23 agosto con orario 18,30 – 23,30
Mauro Capitani è nato a San Giovanni Valdarno (AR). La sua formazione inizia all’Istituto d’Arte, successivamente si iscrive a Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Terminati gli studi con una tesi in Storia dell’Arte, inizia alcuni anni dopo ad insegnare Pittura all’Istituto d’Arte e successivamente Storia dell’Arte.
La sua prima personale risale al 1967. Nel 1974 è invitato in Australia (Brisbane e Sidney) con numerose opere per una rassegna ufficiale di “Arte Giovane Italiana”. Nel 1978 conosce Mino Maccari che lo incoraggia nelle prime incisioni e lo presenta nello stesso anno nel catalogo di una personale che Capitani tiene alla Galleria Omiccioli di Via Margutta a Roma. Nel 1986 lo scrittore e critico Ferdinando Donzelli lo segnala quale artista di particolare interesse nel catalogo Mondadori dell’Arte Moderna Italiana – N°22 “per la grande fantasia dell’opera e la sapiente cromia lirica dei suoi dipinti”.
Lo storico e critico Tommaso Paloscia nel terzo volume di “Accadde in Toscana” – Arte tra il 1970 e il 2000 – (Ediz. Polistampa) lo annovera tra i protagonisti della pittura di questi anni, delineandone “una netta personalità e una fantasia creativa che lo colloca tra gli artisti più interessanti della sua generazione”. Le reti televisive di “Rai Uno”, Rai Due e Rai Tre, si sono interessate alla sua opera con alcuni servizi nel telegiornale.
Punto di riferimento per l’interpretazione e lo studio della sua opera l’imponente monografia “Mauro Capitani -Sulle rotte del mio tempo” curata da Giovanni Faccenda, nella collana “Artisti italiani del Secondo Novecento” Ediz.Granducale, con l’adesione del Ministero dei Beni e Attività Culturali. La grande opera editoriale fu presentata a Firenze dal Prof. Antonio Paolucci. Faccenda definisce la sua opera “una tavolozza tra le più prepotentemente ispirate degli ultimi trenta anni” ed ancora “i suoi esiti pittorici si distinguono nella scena contemporanea per un lirismo abitato da lasciti esistenziali, a monte dei quali permane una vocazione autentica per la pittura “alta”. Figura quindi di riferimento in uno scenario contemporaneo ormai orfano di “coloristi” capaci e orientati come lui.
E’ incluso nella collana “Storia dell’Arte Italiana del Novecento di Giorgio Di Genova – Ed. Bora (2011)– BO. Nel 2012, il Comitato tecnico scientifico del Catalogo dell’Arte Moderna Italiana N° 48 (Ed. Mondadori) lo segnala per l’interesse critico. Nel Dicembre 2013, lo stesso Comitato gli dedica la copertina scegliendo una sua opera, per il Catalogo N° 49. Un esplosivo Toro, su fondo rosso, consacra l’opera del Maestro e lo pone tra i protagonisti della Pittura Italiana Contemporanea. Un grande riconoscimento, data l’importanza della pubblicazione che dal 1962 è lo strumento insostituibile e il più autorevole per galleristi, collezionisti e appassionati d’Arte. Quell’esplosivo “Toro” protagonista di un Bestiario che viene esaltato con altre di quelle sue opere nella Rassegna “Imagine 2014” curata dal Prof. Giammarco Puntelli. Una grande mostra che attraverso una visione illuminante apre un dialogo tra le differenze generazionali e percettive dell’Arte.