Riceviamo e pubblichiamo
“Apprendiamo con stupore dalla stampa l’intenzione del Sindaco di avallare, subito dopo Pasqua, una nuova, immediata chiusura di piazza Giacomo Matteotti: evidentemente, dà più importanza ai rapporti interni con un assessore che al confronto con le esigenze dei commercianti della Città che amministra”. C’è evidente delusione nelle parole dei commercianti dell’Associazione Tarquinia Viva, che commentano senza troppi giri di parole le dichiarazioni del Primo cittadino sul provvedimento delle isole pedonali.
A parlare è, nello specifico, la delegazione dell’Associazione – Francesca Calamita, Emanuela Di Marcantonio, Francesca Elisei, Antonietta Valerioti, Massimo Bernabei, Maurizio Leoncelli, Franco Marino e Roberto Galati – che stava portando avanti, con modi garbati e totale volontà di collaborazione, un confronto con il Sindaco per riuscire, nell’interesse di tutti, a gestire al meglio una sperimentazione che, sin qui, ha avuto il solo effetto di danneggiare le attività commerciali della zona interessata dal provvedimento.
“Quel che avevamo chiesto è semplicemente di ritardare la nuova entrata in vigore dell’isola pedonale sino all’inizio della stagione estiva – spiegano – quando, secondo il sindaco (e secondo i nostri auspici), sarà maggiore il traffico di turisti e cittadini in città. Un traffico che, in vero, sinora non abbiamo mai visto. Nonostante questo, ci siamo detti disposti a concordare una chiusura estiva, ringraziando anche il Sindaco per la disponibilità che era sembrato volesse accordarci”.
“Oggi, però, arriva questo dietro front – proseguono – che non può non lasciarci delusi. Anche perché dal Palazzo Comunale continuano a trattarci come imprenditori incapaci di curare i nostri stessi interessi. Il bene della Città è anche, forse soprattutto, il bene nostro e delle nostre attività: se ritenessimo che una chiusura sia un vantaggio, saremmo i primi a sostenerla e richiederla. Se ne chiediamo un rinvio è proprio perché – ed è evidente a tutti tranne che al Comune – ora come ora può solo danneggiarci”.
“Auspichiamo, perciò, un passo indietro da parte del Primo Cittadino – conludono – sperando che il clima festivo della Pasqua possa avvicinare le parti in quasta vicenda che, lo ripetiamo, interessa il bene di tutti i cittadini tarquiniesi. Altrimenti, se questa unilateralità decisionale dovesse proseguire, la conseguenza non potrebbe che essere un crescente distacco tra quest’amministrazione e le persone che, come noi, han sempre mostrato sostegno e collaborazione e che, oggi, si trovano di fronte a tali atteggiamenti”
La Delegazione di Tarquinia Viva