L’agricoltura e i suoi prodotti al centro dell’edizione 2023 dell’Isola che non c’è, il think thank organizzato da Fondazione. A sviscerare tutti i temi che animeranno il programma dell’evento è Paolo Zappi, presidente dell’associazione culturale che lo ha organizzato. Tanti gli ospiti che si alterneranno per parlare delle problematiche del mondo agricolo viterbese e laziale, avanzando proposte e soluzioni volte a migliorare la situazione attuale.
Come detto, quest’anno la sede della manifestazione sarà Tarquinia, comune del litorale tirrenico della Tuscia. Una scelta non casuale, come spiega Zappi: “L’agricoltura è uno degli asset più rilevanti della nostra provincia, penso a tutta la parte della Maremma viterbese, che comincia a Monteromano e Tuscania per poi attraversare Tarquinia e Montalto. Questi territori sono i punti nevralgici del settore agricolo, potremmo definirli come sede rappresentativa. In particolare, nel comune tarquiniese l’agricoltura si fonde anche con la storia e la cultura, intrecciandosi con gli etruschi. Per questo abbiamo deciso di sceglierlo come sede rappresentativa”.
I motivi per cui Fondazione ha deciso di incentrare la sua kermesse sull’agricoltura derivano invece da altre considerazioni: “C’è la necessità – spiega Zappi – di ricucire il rapporto tra imprese ed istituzioni. In questo momento, l’imprenditore si sente distante da chi sovrintende alle sue attività. Noi invece vogliamo riavvicinare questi due mondi, perché una collaborazione attiva è possibile e soprattutto essenziale per lo sviluppo non solo di questo settore ma dell’economia in senso generale. L’intento è quello di esporre i problemi, analizzarli, confrontarsi tutti insieme e trovare delle soluzioni condivise per il bene comune”. In secondo piano, una questione promozionale: “La nostra iniziativa è realizzata in collaborazione con la Regione Lazio, l’Arsial e il Comune di Tarquinia ed ha lo scopo di far conoscere le peculiarità agricole ed alimentari della provincia di Viterbo, valorizzandone qualità e tipicità”.
I temi su cui costruire i dibattiti sono molteplici: “Uno di quelli principali sarà sicuramente l’impatto delle monoculture e la promozione dei beni del territorio, argomenti che si legano al concetto di sovranità alimentare, del quale si parla molto in questi mesi. Questa però parte senz’altro da una corretta produzione ed un corretto utilizzo del territorio, aspetto imprescindibile per il raggiungimento di questo obiettivo. Unito a tutto ciò c’è infine il grande vantaggio della biodiversità, che caratterizza la Tuscia e rappresenta un’occasione da sfruttare con intelligenza”.
Infine, Zappi ci tiene a sottolineare un messaggio che Fondazione intende veicolare attraverso la convention: “Vogliamo trasmettere il concetto di agricoltura sociale, uno strumento utile per comunicare che ci sono delle opportunità legate a questo comparto anche a livello di sviluppo occupazionale. Voglio nuovamente ringraziare per questo il commissario Arsial Raffa, l’assessore regionale Righini e la consigliera regionale Valentina Paterna”. L’appuntamento è fissato per le 16:00 di lunedì 25 al Palazzo Comunale di Tarquinia, in piazza Matteotti.