di Fabrizio Ercolani
A seguito delle sollecitazioni di alcuni lettori che chiedevano maggiori informazioni sul problema delle interferenze causate dalla realizzazione dell’autostrada Tirrenica abbiamo intervistato colui che durante una riunione plenaria indetta dall’assessore all’agricoltura Loretta Di Simone ha sollevato con forza la problematica. Si tratta di Roberto Borzacchi, imprenditore agricolo e vicepresidente della O.P. Horta.
Allora Borzacchi ci spieghi nel dettaglio la gravità della situazione.
Come si può evincere dalle dichiarazioni pubbliche rilasciate da alcuni amministratori a marzo partiranno i lavori per la realizzazione del Lotto 6° dell’Autostrada Tirrenica, ovvero il tratto che riguarda più da vicino il nostro territorio. Costruire un’autostrada significa anche dover spostare tutte le condotte che garantiscono il rifornimento idrico ai nostri campi. Lavori che non richiedono di sicuro poche ore di interruzione del servizio.
Quali ripercussioni può avere la mancanza di irrigazione per le vostre attività?
L’acqua per tutti gli agricoltori è un bene dal quale non si può prescindere. Rimanere per settimane senza irrigazione significa avere un danno economico e di immagine inestimabile. Le nostre aziende stipulano dei contratti con la G.D.O (grande distribuzione organizzata) ed andare a creare dei buchi nei conferimenti sarebbe una mancanza che nessuno di noi può permettersi.
Ma cosa è successo durante la riunione in comune?
Ho esposto la problematica alla nuova assessore all’agricoltura Loretta Di Simone chiedendo lumi in merito. Il Sindaco ha voluto rispondere di persona asserendo che aveva partecipato ad almeno due riunioni, una delle quali dinanzi al Prefetto, ed aveva avuto ampie rassicurazioni che le opere ed i vari risarcimenti sarebbero stati a carico della Sat. Io gli ho chiesto se avesse in mano qualche documento che poteva provare nero su bianco le sue affermazioni e su questo punto si è agitato. Senza fare nessuna polemica mi preme far presente all’assessore Di Simone come il vero ed impellente problema dell’agricoltura è proprio quello delle interferenze e non la promozione di questo o quel prodotto. Urgono risposte certe e soprattutto scritte. Le parole le porta via il vento.
Come mai la problematica è venuta fuori soltanto adesso?
Non voglio addentrarmi in questioni politiche ma voglio rimanere nell’ambito tecnico. Per quanto ho potuto capire la situazione è stata trattata con molta leggerezza. Non sta a me accusare qualcuno anche se credo che il compito di un consiglio comunale, composto quindi da maggioranza e minoranza, è quello di tutelare gli interessi dei cittadini. Mi rendo conto che il nuovo assessore eredita una patata bollente della quale non era a conoscenza però è altresì vero che chi decide di assumere incarichi deve prendersi le proprie responsabilità, ascoltando e risolvendo i problemi che un intera categoria le sottopone.
Ora come intendete procedere?
Stiamo preparando una lettere congiunta tra le cooperative, le associazioni e le organizzazioni tra produttori per richiedere un incontro urgente con il Consorzio di Bonifica ed il Comune. Abbia già avuto ampie rassicurazioni da parte del direttore del Consorzio Sergio Pisarri sul fatto che non si muoverà una ruspa finché la situazione non sarà definita in ogni suo dettaglio. Abbiamo massima fiducia nel direttore che in questi anni ha sempre tutelato gli interessi del mondo agricolo. Attendiamo ora una risposta definitiva ma soprattutto certa.