Riceviamo dall’INPS e pubblichiamo
In merito a notizie apparse sulla stampa circa presunti accertamenti derivanti da rettifiche delle Certificazioni uniche fiscali (CU) emesse dall’Istituto, si comunica che l’INPS nel 2020 ha rilasciato nei termini previsti dalla legge 19.600.000 certificazioni ad altrettanti beneficiari di prestazioni previdenziali. Di queste, come accade normalmente ogni anno, circa il 3% (620.000) è stato corretto per effetto di cause diverse sopravvenute successivamente al rilascio della certificazione originaria. Nel corso del mese di novembre a tutti quei beneficiari che non hanno prelevato telematicamente o tramite intermediari la rettifica della CU, circa 128.000, l’Istituto ha recapitato la consueta comunicazione di variazione per consentire il corretto adempimento di eventuali ulteriori obblighi dichiarativi.
Pertanto, la trasmissione delle predette rettifiche di CU/2020 non deriva da alcun errore nelle procedure informatiche dell’Istituto, ma si tratta di ordinaria attività relativa agli obblighi dell’INPS in quanto sostituto di imposta e non sussiste alcuna campagna massiva di rettifica delle certificazioni fiscali rilasciate dall’INPS.